Riviera Trasporti: sindacati sul piede di guerra scrivono al Prefetto
Hanno scritto al prefetto di Imperia, Armando Nanei, chiedendo un incontro per “espletare la seconda fase della procedura di raffreddamento"

Parte la seconda fase della procedura di raffreddamento
I sindacati: Fit-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugltrasporti, dei lavoratori della Riviera Trasporti (RT), l’azienda del pubblico trasporto in provincia di Imperia, hanno scritto al prefetto di Imperia, Armando Nanei, chiedendo un incontro per “espletare la seconda fase della procedura di raffreddamento e conciliazione”, si legge nella missiva. All’origine della richiesta c’è il “nulla di fatto" con cui si è concluso l’odierno incontro con la società.
I sindacati chiedono garanzie sul mantenimento in vita dell’azienda
tramite il concordato e la certezza dell'affidamento del servizio con la modalità in house alla stessa società. In seguito al preoccupante scenario che si sta prospettando: "Le Organizzazioni Sindacali - è scritto nel documento approvato dalle associazioni dei lavoratori - ritengono irrazionali ed impraticabili operazioni alternative all'affidamento in house del servizio di Tpl a Riviera Trasporti, quali quelle che prevedono la costituzione di una ‘newco’ o l'effettuazione di uno spin off o scorporo societario, che porterebbero inevitabilmente la società al fallimento”.
Secondo i sindacati: l’ipotesi della "newco", sebbene evocata anche dalla Corte dei Conti, appare irrazionale: "Innanzitutto per la finalità indicata, consistente nella riduzione del costo del personale, da attuare mediante l'azzeramento e la revisione della contrattazione di secondo livello. Si tratta di una finalità incongrua, in quanto, come emerge dall'analisi dei bilanci delle aziende di Tpl liguri, il costo medio pro-capite del personale di Riviera Trasporti è tra i più bassi del settore a livello regionale".
Pertanto, qualsiasi ulteriore intervento finalizzato a ridurre le retribuzioni dei dipendenti
"sarebbe incomprensibilmente punitivo, oltre che palesemente ingiustificato, nei confronti di maestranze che, a fronte di un organico sottodimensionato, hanno sempre dimostrato, nonostante le notevoli criticità e il pesante clima di incertezza in atto, un elevato senso di responsabilità nel garantire la funzionalità di un servizio pubblico essenziale come il Tpl”.
Ma non è tutto. Per i sindacati
“Si darebbe luogo ad un'iniqua macelleria sociale per rimediare agli errori di scelte politiche oltretutto risalenti nel tempo. E si tratta, comunque, di una finalità non legittimamente percorribile, e che quindi darebbe luogo ad un inevitabile ed oneroso contenzioso, in quanto contravverrebbe all'art. 2112 del codice civile ed alle tutele ivi previste per il personale coinvolto in operazioni di trasferimento d'azienda e che darebbe corso soltanto ad altri pesantissimi contenziosi con conseguenze nefaste.
In ogni caso, l'operazione pare impraticabile da parte dell'Amministrazione Provinciale, in quanto l'ipotetica "newco", per potere assumere il servizio, dovrebbe acquisire da Riviera Trasporti o reperire comunque sul mercato sedi, reti, impianti e mezzi, necessitando di essere finanziariamente capitalizzata per non meno di 10 milioni o nell'immediato o nel giro di breve tempo, qualora si procedesse transitoriamente ad un affitto d’azienda”.
La richiesta è stata sottoscritta dai sindacalisti: Fabrizio Ioanna (Fit-Cgil); Angelo Casella (Fit-Cisl); Enrico Parodi (Uiltrasporti); Bruno Zumbo (Falsa-Cisal) e Guido Esposito (Ugltrasporti).