Anche il sito della Regione nel mirino degli hacker filorussi
Disservizi e rallentamenti per tre minuti. Poi, attacchi ripetuti senza esito
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C'è anche il sito della Regione Liguria tra le piattaforme informatiche di enti italiani intasati, in mattinata, da una serie di azioni rivendicate da un gruppo di hacker filorussi.
Anche il sito della Regione nel mirino degli hacker filorussi
Lo comunica lo staff dell'ente con una nota stampa. Per quanto riguarda il portale della Regione, sono state messe in atto dagli esperti del Security Operation Center di Liguria Digitale tutte le misure di contrasto necessarie e i disservizi si sono limitati a tre minuti. Gli attacchi sono proseguiti durante tutta la mattinata ma senza ulteriori conseguenze. Insieme a quello ligure, tirati giù anche i portali di altre regioni e comuni, assistiti nelle operazioni di mitigazione all'attacco hacker dagli operatori informatici dell'Agenzia Nazionale per la cybersecurity.
La campagna NoName057
A rivendicare la serie di attacchi informatici il gruppo NoName057, come riporta la stampa nazionale, attraverso i propri canali. Obiettivo dimostrare la permeabilità delle infrastrutture cibernetiche del Belpaese. Tra gli obiettivi anche l'aeroporto di Orio al Serio.
Secondo gli esperti dell'agenzia (per altro "vittima" dello stesso gruppo che, fresco fi nomina, ha postato una foto del direttore con uno scolapasta in testa) gli attacchi sono del tipo slow http e puntano più a creare disservizi o imbarazzi che veri e propri danni informatici. La tecnica è semplice: vengono generate milioni di interrogazioni ai server incomplete che vengono comunque passate in rassegna, nel caso si trattasse di richieste legittime rallentate, ad esempio, da una cattiva connessione. Risultato, banda intasata e siti in tilt, subissati dai processi.
La campagna del gruppo NoName057 ha preso il "la" in seguito alle dichiarazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha paragonato il desiderio di conquista della Federazione Russa a quello esibito dal Terzo Reich.