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A Dolcedo padre e figlio restaurano imbarcazioni d'epoca e classiche

Sono ben 18 le imbarcazioni della Classe Dragone attualmente presenti alla Sibma Navale di Imperia, eletta dal 2004 dal cantiere inglese Petticrows, il più affermato costruttore di Dragoni al mondo

A Dolcedo padre e figlio restaurano imbarcazioni d'epoca e classiche
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Sono ben 18 le imbarcazioni della Classe Dragone attualmente presenti alla Sibma Navale di Imperia, eletta dal 2004 dal cantiere inglese Petticrows, il più affermato costruttore di Dragoni al mondo

Mario Quaranta e il figlio Andrea continuano l'impresa di famiglia nata nel 1962 a Torino

Numerose le imbarcazioni d’epoca e classiche presenti all’interno della Sibma Navale di Dolcedo, nell’entroterra ligure alle spalle di Imperia, dove Mario Quaranta e il figlio 29enne Andrea, rispettivamente seconda e terza generazione del cantiere fondato a Torino nel 1962 da Ernesto Quaranta, svolgono l’attività di costruttori e restauratori specializzati nel settore del legno.

Tra i più recenti e impegnativi interventi compiuti dalla Sibma Navale c’è quello su EA, cutter Marconi varato nel 1952 presso il cantiere ligure Baglietto di Varazze su progetto di Vittorio Baglietto. La barca, lunga 19,30 metri, è costruita in quadruplo fasciame di mogano incrociato dello spessore di 32 millimetri, su ordinate in frassino e correnti in douglas. Nel suo palmares la partecipazione a ben nove edizioni della regata della Giraglia, di cui tre vinte in tempo reale. Nel 2006, dopo essere stata acquistata a un’asta giudiziaria in Francia, era stata già oggetto di un esteso refitting eseguito dalla Sibma Navale, che due anni dopo l’ha riportata a regatare alle Vele d’Epoca di Imperia.

Sono ben 18 le imbarcazioni della Classe Dragone attualmente presenti alla Sibma Navale di Imperia, eletta dal 2004 dal cantiere inglese Petticrows, il più affermato costruttore di Dragoni al mondo, sua struttura di riferimento in Mediterraneo. Tra queste Heuschrecke, costruita nel 1961 dal cantiere danese Pedersen & Thuesen, che dopo il refitting eseguito dalla Sibma Navale nel 2024 si è aggiudicata a Tallinn, in Estonia, il Campionato Nazionale Open. Ordinaria manutenzione per Javelin di Fabio Mangione, neo campione italiano di Classe che si avvale alla tattica dell’olimpionico Flavio Grassi. Il Dragone Valì, costruito dal cantiere francese Ducruet nel 1963, è invece tornato in Sibma per alcuni interventi, tra i quali la rinvergatura di circa 15 metri lineari del fasciame di mogano, la lamatura della coperta in teak e la riverniciatura. Verrà invece sottoposto a un restauro integrale della durata di almeno un anno Venture, varato il 1° gennaio 1959 anch’esso da Pedersen & Thuesen e facente parte delle cosiddette “Seven Sisters”, sette scafi gemelli diventati tra i più ricercati dagli armatori perché vittoriosi sui campi di regata. 

Continuano a fare base presso la Sibma Navale due tra i più belli, importanti e vittoriosi 8 Metri S.I. (Stazza Internazionale). Si tratta di Vision del velista milanese Paolo Manzoni, un Camper & Nicholsons del 1930, e di Carron II, un Fife del 1935 dell’armatore Angelo Mazzarella. Entrambi hanno partecipato nel 2024 al Campionato del Mondo di Classe in Scozia aggiudicandosi rispettivamente il primo e il secondo posto del Neptune Trophy (barche in legno antecedenti al 1960 che hanno mantenuto l’armo, le manovre e i materiali originali come il bronzo o acciaio non inox e con vele esclusivamente in dacron) e della Sira Cup. La supervisione dei lavori, così come è stato in passato per i progetti di upgrade di entrambe le imbarcazioni, continua ad essere affidata allo studio dell’architetto navale francese Nicolas Fauroux, figlio del famoso Jacques, massimi esperti mondiali di classi metriche. Entrambe le imbarcazioni parteciperanno dal 2 al 6 settembre 2025 alla Coppa Imperia per la Classe 8 Metri, in concomitanza con le Vele d’Epoca di Imperia, e successivamente alle Règates Royales di Cannes.

In cantiere anche una deriva della Classe Lightning, storica imbarcazione lunga 5,80 metri progettata dall’americano Olin Stephens. A partire dal 1938, anno del varo del primo esemplare, si calcola che nel mondo siano stati costruiti più di 15.000 Lightning. Quello presente in cantiere, il numero 13349, è stato realizzato nel 1985 dal Cantiere Navale dei soci Nuccio De Vita e Gianni Pellegrino di Marsala, in Sicilia. Il Lightning è un’imbarcazione dotata di deriva pivotante, pesa circa 320 chilogrammi e viene condotta in regata da tre membri di equipaggio che regolano la randa, il fiocco e lo spinnaker.

 

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