Una pietra di inciampo in memoria del partigiano Palmero ucciso dalle Ss
Palmero venne ucciso, il 12 luglio del 1944, nel campo di Cibeno di Carpi, dove venne deportato in seguito alla delazione di un concittadino

Una “pietra di inciampo” è stata inaugurata, stamani, in piazza Colletta, a Ventimiglia Alta (proprio davanti a dov’era nato) per ricordare Giuseppe Palmero, partigiano ucciso dalle Ss, il 12 luglio del 1944, nel campo di Cibeno di Carpi, dove venne deportato in seguito alla delazione di un concittadino che aveva fatto il suo nome ai fascisti.
Alla cerimonia erano presenti le scuole elementari e medie del centro storico
unitamente alle autorità civili, militari e religiose e ai familiari di Palmero. Quest’ultimo, impiegato delle Ferrovie dello Stato, fece parte della formazione ventimigliese “Giovane Italia”, nata come altre reti clandestine, per compiere attività di spionaggio e intelligence, come evidenziato dallo storico Sergio Pallanca, che ha ricostruito il suo percorso di vita.
“Con questa pietra, la nostra città restituisce un nome, una storia, una presenza, a un uomo che fu strappato alla vita dalla brutalità della guerra e della repressione - ha detto il vicesindaco e assessore Marco Agosta -. E’ un gesto di memoria ma anche di giustizia morale”.
Ed ha aggiunto: “Questa pietra, piccola ma potente nella sua forza simbolica, ci invita ogni giorno a non dimenticare l’orrore della guerra, della deportazione, dell’odio, ma anche a ricordare il coraggio e la dignità di chi ha resistito, pagando con la vita, la propria fedeltà ai valori di libertà e giustizia”.
Il consigliere comunale e provinciale, Gabriele Amarella ha sottolineato come
“Ogni pietra è un nome, una storia e una vita spezzata. Inciampare nella memoria significa non solo non dimenticare, ma soprattutto impegnarsi affinché ciò che è accaduto non si ripeta mai. La Provincia di Imperia è presente oggi con convinzione, perché la memoria è un valore civico, morale ma anche politica”.
Fabrizio Tenerelli



