Home Restaurant e bed&breakfast con disoccupazione: 54enne dal giudice

L’apertura di un home-restaurant con bed&breakfast, in valle Argentina, senza regolare denuncia al fisco è costato un processo a una donna di 54 anni, B.S., che tra l’altro percepiva la disoccupazione.
E’ accusata di indebita percezione di erogazioni pubbliche
(per aver percepito la disoccupazione per complessivi 9.200 euro) e per non aver rispettato le norme di sicurezza sul lavoro. La cinquantaquattrenne, che è stata scoperta dalle inserzioni pubblicate sui social, è comparsa, oggi, davanti al tribunale collegiale di Imperia. Nel corso dell’odierna requisitoria, il pm Salvatore Salemi ha chiesto una condanna a 8 mesi con al sospensione condizionale della pena. Al giudice ha detto di non riuscire a coprire le spese, essendo rimasta senza lavoro.
L’avvocato della difesa, Maria Gioffrè ha invece chiesto l’assoluzione
“La signora, in un momento di forte difficoltà, e non supportata da alcun professionista - ha detto il legale - ha aperto questo home restaurant, perché la disoccupazione non le permetteva di affrontare le spese quotidiane, tanto da essersi trovata anche senza luce in casa perché le era stata tagliata”.
Ed ha aggiunto: “Aveva chiesto al Comune se ci fossero regole per aprire questo tipo di attività, ma gli venne risposto che non era necessario nulla, perché l'home restaurant non era normato in Italia. Nonostante questo, a luglio del 2019, aveva aperto la partita Iva. La pubblica accusa parla di violazione di norme sul lavoro, ma lei non aveva dipendenti: solo il figlio le dava una mano ogni tanto”. Il processo è stato aggiornato al prossimo 3 giugno per le repliche e la sentenza.
Fabrizio Tenerelli