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Due intense giornate di gare a Quiliano per il Judo Simonazzi

Nel weekend appena trascorso, il Judo Simonazzi è stato protagonista a Quiliano

Due intense giornate di gare a Quiliano per il Judo Simonazzi
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Due intense giornate di gare a Quiliano per il Judo Simonazzi: brillano i giovani e i cadetti alla Sharin Cup

Nel weekend appena trascorso, il Judo Simonazzi è stato protagonista a Quiliano (SV) in occasione della IV Sharin Cup e della Sharin Junior Cup, due giornate di gara egregiamente organizzate e gestite dalla società Sharin, che hanno visto la partecipazione di numerose società del nord Italia e non solo.

Sabato 24 maggio – IV Sharin Cup (categorie agonistiche)

La giornata di sabato ha visto salire sul tatami le categorie cadetti e Esordienti B , dove i nostri agonisti hanno portato a casa risultati importanti e medaglie meritate:

Francesca Lanzafame (–52 kg) – Primo classificato
Alessia Calimera (–63 kg) – Secondo classificato
Nicole Vicari (–52 kg) – Secondo classificato
Luana Corbelli (–44 kg) – Terzo classificato
Francesco Quaglia (–73 kg) – Terzo classificato
Fuori dal podio, ma con grande spirito e determinazione:

Gabriele Scarfò (73 kg, Cadetti) – alla prima esperienza nella categoria, ha affrontato il ritorno alle competizioni dopo anni di assenza dimostrando una grinta straordinaria e il desiderio di rimettersi in gioco.
Aron Lanzafame (Esordienti B) – nonostante il divario di peso con gli avversari, ha combattuto con cuore e coraggio, mettendo in luce uno spirito combattivo che promette grandi progressi.
Una prestazione che conferma l’ottimo momento del nostro gruppo agonistico, sempre più competitivo a livello interregionale.

Domenica 25 maggio – Sharin Junior Cup (categorie pre-agonistiche)

Domenica è toccato ai più giovani, protagonisti della Sharin Junior Cup, che ha coinvolto le categorie Bambini, Fanciulli e Ragazzi in un clima di entusiasmo, fair play e spirito sportivo.

Categoria Ragazzi (2014-2015)

Alberto Cannataro – Primo classificato
Vladimir Cossu – Primo classificato
Maxim Larsen – Primo classificato
Samia Lanzafame – Primo classificato
Vladislav Tatarovski – Primo classificato
Edoardo Fazzino – Terzo classificato
Categoria Bambini (2018-2019 e 2020-2021)

Edoardo Cattaneo – Primo classificato
Ayaan Mucaj – Secondo classificato
Morgana Sicari – Secondo classificato
Azzurra Viale – Secondo classificato
Elias Calipa – Secondo classificato
Andrea Fazzini – Terzo classificato
Alessio Foti – Terzo classificato
Alice Giorgeschi – Terzo classificato
Blanca Maria Persico – Terzo classificato
Categoria Fanciulli

Matteo Surano – Primo classificato
Marco Scaffidi Fonti Maccario – Terzo classificato

Spirito di squadra, educazione e crescita personale

In un mondo in cui spesso si cerca il risultato immediato, il judo ci insegna qualcosa di molto più profondo: il valore della costruzione lenta, costante, fatta di fatica, confronto e umiltà.

Il percorso di un giovane judoka è in tutto e per tutto lo specchio della vita reale: si inizia da bambini, imparando le prime cadute, come nella vita si imparano i primi ostacoli. Si cade, ci si rialza. Si perde, si impara. Si vince, ma si resta umili.

Il maestro non allena solo tecniche, ma costruisce persone. Il suo obiettivo non è solo la medaglia, ma la consapevolezza che ogni ragazzo acquisisce di sé stesso, giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento.

La differenza tra vincere e perdere è spesso una linea sottile, e non sempre riflette il vero valore del percorso. Solo la perseveranza porta ai veri risultati, quelli che durano nel tempo e che formano il carattere. Le sconfitte, molte volte, sono le lezioni più utili, quelle che insegnano a crescere, a conoscersi e a migliorare.

Un ringraziamento doveroso va anche alle nostre super atlete Alessia Calimera e Luana Corbelli, che dopo aver gareggiato sabato, sono tornate domenica per aiutare e sostenere i più piccoli. Gesti come questi non insegnano solo tecnica, ma valori profondi come responsabilità, solidarietà e appartenenza.
Tutto fa crescere, e il loro esempio parla più di mille parole.

Complimenti quindi a tutti gli atleti, perché ognuno di loro, salendo sul tatami, ha compiuto un passo importante nel proprio percorso di crescita. E complimenti anche alle famiglie, che condividono e sostengono questi valori con passione e fiducia.

Il futuro si costruisce oggi, caduta dopo caduta. E il judo, in questo, è una grande scuola di vita.

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