Scajola ineleggibile: pg Cassazione chiede rigetto del ricorso, giudice si riserva
E' stato discusso, stamattina, in Cassazione, il ricorso presentato dai legali di Scajola sul caso della presunta ineleggibilità a sindaco

Imperia - "Il procuratore generale presso la Prima Sezione della Corte di Cassazione ha insistito per il rigetto del ricorso proposto da Scajola, il quale sosteneva che non doveva essere chiesta una nuova notifica, in quanto la prima non era nulla, ma inesistente e pertanto non sanabile. Il giudice si è riservato”.
Lo ha dichiarato, stamani, l’avvocato Piera Sommovigo
che assiste i consiglieri comunali di minoranza a Imperia, Luciano Zarbano (Imperia senza padroni) e Ivan Bracco (Pd), al termine dell’udienza in Cassazione, a Roma, sul caso della presunta ineleggibilità al secondo mandato dell’attuale sindaco di Imperia, Claudio Scajola, dovuta alla denunciata incompatibilità del ruolo di sindaco con quello di commissario ad acta dell'Ato idrico provinciale. In primo grado il tribunale collegiale civile di Imperia rigettò l’istanza presentata dai consiglieri di minoranza.
Nel mirino c’era la notifica dell’atto iniziale, che secondo Scajola
avrebbe dovuto essere indirizzato a lui come “persona” e non come “sindaco". Secondo i legali dei consiglieri di minoranza, tuttavia, l’aver notificato l’atto a casa di Scajola, ritirato dalla moglie di quest’ultimo sarebbe stato ugualmente regolare, pur essendo indirizzato al “Sindaco Scajola” e non a “Claudio Scajola”.
Successivamente la Corte di Appello rinviò al primo grado
per una nuova notifica, ma i legali di Scajola ricorsero per Cassazione, appunto dichiarando la prima notifica non sanabile. “Secondo noi il procuratore ha bene inquadrato al questione e considerando che le notifiche erano state effettuate da un lato direttamente al Comune, presso il municipio e dall’altro presso la residenza di Scajola, riteniamo che il contraddittorio si sia correttamente instaurato come rilevato dal procuratore generale”.
Fabrizio Tenerelli