Dolcedo celebra i 600 anni della Cappella di Santa Brigida

Sabato un evento tra storia, cultura, arte e musica

Dolcedo celebra i 600 anni della Cappella di Santa Brigida
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Sabato 5 luglio 2025, alle ore 16.30, nella sorprendente cornice della chiesa parrocchiale di San Tommaso a Dolcedo, si terrà l’evento commemorativo “Sesto centenario della cappella di Santa Brigida”, un appuntamento culturale e spirituale di grande rilievo per l'intera comunità e per gli amanti della storia dell'arte sacra ligure.
L'iniziativa celebra i 600 anni dalla costruzione della Cappella di Santa Brigida, edificata nel 1425 lungo l’antica mulattiera che da Trincheri conduce al Monte Faudo. Immersa tra gli uliveti e i boschi del versante occidentale della valle del Prino, la cappella, intitolata alla grande mistica svedese canonizzata nel 1391, rappresenta uno degli esempi più autentici di architettura sacra rurale del tardo Medioevo ligure. Le sue forme essenziali - con muri in pietra locale e piccole finestre strombate - evocano un legame profondo con il paesaggio e la devozione popolare.
Un dettaglio particolarmente significativo si trova sulla facciata della cappella, dove un’iscrizione in caratteri gotici scolpiti nella pietra riporta la data del 6 giugno 1425, insieme ai nomi dei due massari che la fecero erigere: Dominicus Sasius e Dominicus Ascherius.
Negli anni ’80 la cappella ha beneficiato di importanti interventi di restauro e consolidamento, a cura del Rotary Club di Imperia. I lavori, conclusi nel 1987, hanno interessato il tetto e l’abside, salvaguardando gli affreschi interni dalle infiltrazioni d’acqua e garantendo così la conservazione di questo prezioso patrimonio artistico.

Il programma dell’evento

L’evento vedrà la partecipazione di tre relatori, che offriranno un’approfondita lettura storica, culturale e simbolica della cappella:
Marta Dolmetta, storica dell’arte, si è laureata all’Università di Firenze con una tesi sulla sopravvivenza del Romanico nel Ponente ligure e sull’opera delle maestranze antelamiche. Ha collaborato con l’Istituto Internazionale di Studi Liguri e ha dedicato gran parte della sua attività allo studio dell’architettura religiosa ligure.
Nel suo intervento, sottolineerà come la cappella di Santa Brigida, nella sua semplicità, rappresenti “un tassello importante per la sopravvivenza dell’architettura romanica ben oltre i confini cronologici tradizionali”.
Fulvio Cervini, professore ordinario di Storia dell’Arte Medievale all’Università di Firenze, è stato direttore della Soprintendenza per il Patrimonio Storico e Artistico del Piemonte e ha presieduto la Consulta Universitaria Nazionale per la Storia dell’Arte. È uno dei più riconosciuti esperti italiani di arte medievale e del patrimonio ecclesiastico. Nel suo intervento cercherà di valorizzare il tema della scultura apotropaica e quello di una sorta di "romanico perenne".
Tra le sue principali pubblicazioni si ricordano: I portali della Cattedrale di Genova e il gotico, Liguria Romanica e La pietra e la croce. Cantieri medievali tra le Alpi e il Mediterraneo.
Trincheri Natale Giovanni (Natalìn) è un appassionato etnobotanico, un cultore degli usi delle erbe e delle piante nella tradizione dell'entroterra ligure, profondo conoscitore delle tradizioni e della storia locale ha scritto con la moglie Fierro Pierangela vari  testi  tra cui quello sui cento anni della chiesa di Bellissimi, "A bocca aperta e naso all'insù" e "Storia delle mongolfiere di carta nell'imperiese" -  Nel suo intervento tratterà di una speciale pietra (a prea de Santa Brigida) utilizzata nella seicentesca e racconterà aneddoti e curiosità sulla chiesetta.
L'incontro prevede infine brani eseguiti all'arpa e al flauto da Marcella Grossi e Nicoletta Bracco.

L’evento del 5 luglio rappresenta non solo un omaggio a sei secoli di spiritualità, ma anche un’occasione per riscoprire un patrimonio nascosto, da valorizzare e proteggere per le generazioni
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