Porte aperte alle prove di "Ecuba di Euripide"

Due giorni di prove aperte per condividere con gli spettatori imperiesi le fasi che portano alla nascita di uno spettacolo teatrale

Porte aperte alle prove di "Ecuba di Euripide"
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Due giorni di prove aperte per condividere con gli spettatori imperiesi le fasi che portano alla nascita di uno spettacolo teatrale. Sabato 12 e domenica 13 luglio 2025, alle ore 18, al Teatro Cavour di Imperia (via Felice Cascione 35), 35 spettatori al giorno possono assistere alle prove aperte di “Ecuba di Euripide” nella traduzione di Giorgio Ieranò e con la regia di Sergio Maifredi. Prodotto da Teatro Pubblico Ligure, Teatro Cavour e Tindari Festival, sarà presentato in anteprima il 15 luglio al teatro romano di Ventimiglia nell’Albintimilium Theatrum fEst, il 17 luglio all’anfiteatro romano di Luni al Portus Lunae Art Festival Diffuso, in prima nazionale il 20 luglio al Tindari Festival al teatro greco di Tindari, in provincia di Messina.

Ne è protagonista Arianna Scommegna, in scena con Mino Manni, Gianluigi Fogacci, Mariella Speranza e con Mario Incudine nel ruolo di corifeo, alla guida di un coro di dodici cantori diretto da Margherita Davico, composto da Lorena Abbo, Maura Amalberti, Laura Amoretti, Anna Belardi, Jose Bonsignorio, Elisabetta Emerigo, Rita Mencuccini, Giada Poidebard, Chiara Rambaldi, Carla Talete, Simona Tallone, Giorgia Zanelli. Mario Incudine è anche autore delle musiche originali, eseguite dal vivo dal maestro concertatore Antonio Vasta. I costumi sono di Paola Ratto, il disegno luci di Paolo Benvenuto. Al Teatro Cavour di Imperia si raccomanda la massima puntualità: non è possibile entrare a prova iniziata. I biglietti, 5 euro posto unico, sono in vendita on line su www.mailticket.it o in teatro un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, in via Felice Cascione 35 (biglietteria@teatrocavour.it).

“Ecuba di Euripide” è la terza tappa del percorso creato e ideato da Sergio Maifredi e Giorgio Ieranò dedicato alla trilogia di Odisseo, dopo “Aiace” e “Filottete” di Sofocle. È la terza e ultima tragedia in cui Odisseo è personaggio in una tragedia greca. Troia è stata sconfitta, le donne come in ogni guerra sono deportate, schiave, prigioniere. Il loro viaggio, al seguito dell’esercito vincitore, è appena iniziato. Sbarcano in Tracia e lì lo spettro di Polidoro appare per raccontare le malvagità compiute dal re di quella terra, amico di suo padre, a cui era stato affidato, lui bambino, come ospite. È una tragedia che unisce la durezza della storia con un mondo fiabesco e sognato. Ecuba interpretata da Arianna Scommegna ha la forza di una madre e di una belva al tempo stesso, regina capace di evocare incubi e vendette barbare. La musica dal vivo, scritta da Mario Incudine e il coro greco di dodici elementi da lui guidato, conferiscono a questo testo una potenza antica, arcaica e misteriosa. Le musiche sono eseguite dal vivo dal maestro concertatore Antonio Vasta. «Già la presenza del coro – scrive Giorgio Ieranò, che firma la traduzione di Ecuba - elemento essenziale e, per lungo tempo, imprescindibile della messinscena, costitui­sce un discrimine radicale fra l’antico e il moderno: nessun tentativo di resuscitare archeologicamente il coro greco nelle rappresentazioni contemporanee è finora riuscito a superare questo discrimine».

Informazioni su www.teatrocavour.it, www.teatropubblicoligure.it, facebook. Instagram, youtube di Teatro Pubblico Ligure

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