CGIL difende i lavoratori che puliscono i treni dei frontalieri
Nuova polemica per lo stato dei vagoni. I sindacati insorgono contro un consigliere comunale

La CGIL frontalieri interviene a difesa dei lavoratori, una decina impegnati in una ditta di Ventimiglia che si occupa della pulizia dei treni dei frontalieri, secondo il sindacato, nel mirino di un consigliere comunale intemelio che avrebbe lasciato implicitamente intendere che loro sia la responsabilità dello stato dei vagoni.
CGIL difende i lavoratori che puliscono i treni dei frontalieri
«Ancora una volta la CGIL frontalieri, è costretta a rispondere ad un’uscita pubblica del consigliere comunale che, negli ultimi due anni, ha preferito alimentare polemiche piuttosto che contribuire concretamente alla risoluzione dei problemi del territorio - scrivono dal sindacato -. L’ultimo intervento riguarda lo stato di pulizia dei treni pendolari francesi, con un implicito, quanto inopportuno, riferimento alla presunta responsabilità di un’impresa italiana, composta da dieci lavoratori ventimigliesi, incaricata del servizio».
«Pur comprendendo la legittima preoccupazione per il decoro e la qualità dei servizi pubblici - ancora la CGIL - riteniamo grave che un rappresentante istituzionale intervenga pubblicamente senza aver prima svolto un minimo di verifica sulla natura dell’appalto, sulle reali competenze dell’impresa coinvolta e sull’organizzazione complessiva del servizio di pulizia. Un comportamento responsabile avrebbe richiesto un’attenta analisi preliminare: accertarsi se tutti i convogli utilizzati dai pendolari frontalieri siano effettivamente gestiti dalla suddetta impresa italiana; comprendere le condizioni contrattuali; e, soprattutto, evitare dichiarazioni che rischiano di compromettere dieci posti di lavoro locali».
«In un momento economico delicato come quello attuale, ogni parola pronunciata da un amministratore pubblico deve essere ponderata, per rispetto verso i cittadini e verso chi lavora ogni giorno con serietà e impegno - concludono -. Alimentare sospetti e confusione, senza un’adeguata base informativa, non aiuta la causa dei pendolari né quella del nostro territorio. Invitiamo quindi tutti i rappresentanti istituzionali ad agire con senso di responsabilità, evitando polemiche sterili e tutelando, prima di tutto, la dignità e il lavoro delle persone».