Tariffe idriche, Scajola: "Facciamo chiarezza, ecco cosa dice Arera"
"Nessun rimborso agli utenti, gli importi verranno compensati dal 2026"

Dopo la recente delibera dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) e le polemiche innescate dal ricorso dell’avvocato Enrico Panero, interviene il presidente della Provincia di Imperia, Claudio Scajola, per chiarire il contenuto del provvedimento e spiegare cosa cambierà, e cosa no, per gli utenti.
"È un regolamento complesso, oltre venti pagine di aspetti tecnici", ha esordito Scajola, ricordando che la Provincia, nei rapporti con Arera, si è sempre avvalsa di ingegneri, legali e specialisti. Il nodo centrale riguarda le tariffe applicate dal 2022 al 2023: "Quelle bollette, spesso contestate negli ultimi mesi, sono il frutto di una tariffazione unica introdotta per la prima volta dopo dieci anni di ritardi. Prima ogni comune aveva la sua".
Il presidente chiarisce che le tariffe emesse sono "immediatamente eseguibili" e sono state confermate da Arera. "Chi ha fatto ricorso ha perso. Anche il ricorso più noto, quello dell’avvocato Panero, non è stato accolto. Le tariffe sono state approvate".
Secondo la nota redatta con gli avvocati della Provincia, Arera ha validato integralmente i vincoli di ricavo garantito (Vrg) sia per il biennio 2022–2023, sia per il piano 2024–2029. Dunque, "le bollette emesse sono integralmente confermate", e non ci saranno rimborsi.
L’unico rilievo da parte di Arera riguarda il biennio 2020–2021. A quell’epoca, sottolinea la nota, "il precedente commissario non aveva ancora approvato la tariffa unica". Questo ha comportato il mancato adeguamento del cosiddetto "minimo impegnato" per gli utenti non residenti. Di conseguenza, l’importo complessivo di circa 2,3 milioni di euro sarà recuperato nel piano tariffario 2026–2027. "Ma non ci sarà alcuna restituzione diretta agli utenti", precisa Scajola.
Il presidente invita a non diffondere informazioni fuorvianti: "Se qualcuno oggi legge certe ricostruzioni, potrebbe pensare di non dover pagare la bolletta, o di ricevere un rimborso. Ma non è così. Anzi, si rischiano sanzioni". Nei prossimi giorni, ha annunciato, Rivieracqua diffonderà una comunicazione ufficiale per spiegare in modo chiaro e accessibile quanto stabilito dall’Autorità.