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Il Pat chiede chiarimenti sulla sorte del verde pubblico sotto il Santurario della Madonna della Costa

Quello è un luogo di tutta la città, della sua storia e della memoria di tanti, un luogo attrattivo per turisti

Il Pat chiede chiarimenti sulla sorte del verde pubblico sotto il Santurario della Madonna della Costa
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Le richieste del Pat e di altri comitati

Fin dal 2022 il PAT chiede spiegazioni sulla sorte del verde storico del promontorio sotto il Santuario della Madonna della Costa; al Comitato si sono unite altre realtà nel corso degli anni per formulare azioni congiunte volte alla chiarezza circa i reali intendimenti dell’Amministrazione Comunale, soprattutto riguardo alla sorte degli alberi storici che insistono nell’area, peraltro vincolata per l’alto valore paesaggistico (zona dei Giardini propriamente detti e area soprastante denominata Piazza Castello).

Ancora oggi, però, dobbiamo sottolineare la grave incertezza e la discordanza tra affermazioni ed atti provenienti dal Comune riguardanti le perizie tecniche a base degli interventi di taglio e sostituzioni nell’ambito del patrimonio arboreo, dal valore storico paesaggistico indiscutibile e tanto caro alla città.

In particolare la nostra richiesta è rivolta a comprendere l’esistenza o meno di apposite perizie agronomiche necessarie per accompagnare i diversi interventi in atto, di cui noi abbiamo più volte sollecitato l’accesso (per iscritto e in incontri sul tema) per poterle sottoporre finalmente ad esperti specializzati in conservazione di grandi alberi vetusti, dovendoci rivolgere infine alla Responsabile della Trasparenza per il Comune di Sanremo Segretaria Generale.

Allo stato la situazione riferita agli atti ageonomici è la seguente.

Viene dichiarato pubblicamente dall’Amministrazione Comunale e dai responsabili comunali che esistono perizie di professionisti incaricati a supporto degli interventi in atto (dichiarazioni del Sindaco, dell’Assessore all’Ambiente, dei responsabili comunali su abbattimenti futuri in Piazza Castello e anche nell’area sottostante della pineta), quando invece a noi risulta unicamente la seguente risposta ricevuta ufficialmente  in data 10 aprile 2025 a cura della Responsabile Beni Ambientali per il tramite dell’Ufficio Segreteria Generale del Comune, che esclude tali documenti:

"Non è stata prodotta alcuna Relazione tecnica da parte di agronomo incaricato.

Esiste unicamente la Relazione agronomica allegata al progetto appaltato, già a mani del PAT e associazioni ad esso correlate.

Il Dott. Garzoglio è stato incaricato unicamente dell'assistenza agli scavi - necessari alla salvaguardia dei soggetti arborei - per la rimozione dei vari strati della pavimentazione esistente, costituiti per lo più da asfalti, al fine di favorire le condizioni idonee - dal punto di vista fisiologico e di ancoraggio - dei sopraccitati pini domestici.

Il Dott. Garzoglio redigerà Relazione finale ad ultimazione dell'incarico conferitogli, come da Disciplinare di incarico professionale."

Là dove si parla di una “…Relazione agronomica allegata…già a mani del PAT..” si fa riferimento ad una relazione illustrativa delle opere a verde  del progetto appaltato “Relazione Illustrativa Opere Verdi D03” limitata alla descrizione  delle mere intenzioni di sostituzione dell’alberatura, totalmente priva di allegati riportanti le specifiche schede di valutazione dei singoli alberi a firma di professionisti specializzati., che hanno determinato le scelte riportate nel documento.

Esiste quindi un apparato di perizie tecniche di esperti o del Dott. Garzoglio (citato nelle varie occasioni) a supporto degli interventi che via via si stanno profilando? Esiste un progetto chiaro sul che fare nell’intera area compresa Piazza Castello? Il cantiere è aperto da troppo tempo ed è ora necessaria un’opera di chiarezza definitiva per evitare interventi indiscriminati e distruttivi.

Quello è un luogo di tutta la città, della sua storia e della memoria di tanti, un luogo attrattivo per turisti. Su questi elementi è necessaria una comunicazione a tutta la cittadinanza e noi continueremo a chiedere precisione e trasparenza.

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