La malavita mette le mani nei sacchetti biodegradabili
Il business dei sacchetti biodegradabili

Il business dei sacchetti biodegradabili
In agosto sequestrati 8 milioni di buste illegali in tutta Italia
Da sacchetti di poco valore a vera miniera d'oro. Dopo che dallo scorso gennaio i sacchetti biodegradabili sono diventati a pagamento è nato un dibattito che non ha più trovato pace. E ora è sorta una questione ben più seria: il mercato illegale delle buste di plastica. Lo dimostra l'inchiesta di AltroConsumo in negozi, mercati e supermercati di 11 città italiane dove la metà delle buste utilizzate è risultato fuori legge.
Un affare redditizio
Il mercato palallelo dei sacchetti bio è un affare redditizio, la nuova frontiera delle ecomafie. Lo raccontano i numeri dei sequestri delle buste fuorilegge, le denunce per frode in commercio e le violazioni amministrative accertate dalla polizia. Solo nel mese d'agosto, ad esempio, sono stati sequestrati otto milioni di buste, una cifra altissima.
Regole ancora non chiare
Secondo le nuove regole i sacchetti che devono contenere e trasportare alimenti devono essere biodegradabili e compostabili, inoltre, devono avere almeno il 40% di materia prima rinnovabile. Le buste devono essere tutte a pagamento e non possono essere distribuite gratis. Un modo per disincentivare un utilizzo sventato della plastica e per ridurne la dispersione.