Orari di lavoro massacranti e poco riposo: autotrasportatori in piazza
Un centinaio di autotrasportatori appartenenti a Cgil, Cisl e Uil (sezione trasporti) ha manifestato, stamani, al valico autostradale dell’A10

Autotrasportatori in piazza
Un centinaio di autotrasportatori appartenenti a Cgil, Cisl e Uil (sezione trasporti) ha manifestato, stamani, al valico autostradale dell'A10 e al confine italo francese di Ponte San Ludovico, a Ventimiglia, contro alcune paventate modifiche legislative, in particolare quella che prevede un allungamento degli spazi di lavoro tra un riposo e l'altro.
Afferma Fulvio Fellegara
Erano presenti delegazioni provenienti dalle quattro province liguri. "Sono nuovamente in discussione al Parlamento Europeo le modifiche contenute nel pacchetto mobilità che prevede un peggioramento delle condizioni di guida e di riposo dei conducenti professionisti di camion e pullman - ha affermato Fulvio Fellegara, segretario generale della Cgil imperiese -. Il 10 gennaio 2019 la Commissione Trasporti Europea voterà l'intesa del Consiglio dei Ministri sul Mobility Package che nelle giornate del 14 e 15 verrà sottoposta al voto del Parlamento Europeo".
Prosegue: "Le modifiche proposte peggiorano notevolmente le condizioni di lavoro dei conducenti di autobus, pullman e camion, perché concentrano il riposo lungo, quello che serve per recuperare le corrette condizioni psicofisiche del conducente, sulla quarta settimana, determinando così un allungamento dei tempi di lavoro nelle prime tre settimane". E conclude: "Un allungamento inaccettabile, che porterebbe alla distribuzione squilibrata dei tempi di guida e di riposo".
Le Segreterie Nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti
congiuntamente all'ETF, la Federazione europea dei lavoratori degli autotrasporti, respingono qualsiasi tentativo di modifica della regolamentazione dei tempi di guida e di risposo per i conducenti di autobus/pullman e camion in Europa, che non garantisca la sicurezza dei lavoratori, dei passeggeri e degli utenti della strada.
L'inopportuno intervento della Commissione Europea potrebbe aumentare notevolmente il rischio di incidenti, e di decessi degli utenti della strada, in cui potrebbero essere coinvolti automezzi pesanti, camion e autobus/pullman, contraddicendo il suo impegno di ridurre il numero di decessi sulle strade. Un regime di guida e di riposto non adeguato al recupero psicofisico dei conducenti, impedisce una guida ottimale e non garantisce le condizioni di sicurezza per tutti, conducenti, passeggeri, utenti della strada.
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