Il dramma palestinese

La mostra dell'artista-attivista Cake$ sui graffiti di Betlemme

I dipinti dei maestri dell'arte e le icone per riformulare la storia palestinese attraverso l"a street art"

La mostra dell'artista-attivista Cake$ sui graffiti di Betlemme
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Dal 4 al 19 settembre 2022 a Palazzo Oddo ad Albenga (Sv) si terrà il debutto dell’anonimo artista-attivista Cake$ con la mostra “A Child Is Born In Bethlehem”: un’esposizione fotografica delle sue opere di street art per la prima volta in mostra con stencil originali, linocut e video art. Il titolo è un inno del XVI secolo di Samuel Schiedt che evoca uno (o più) contrasti: tra divinità e profanità, passato e presente, spazi percepiti e la loro attualità.

 

Cake$ espone a Palazzo Oddo

Cake$ mostra
La locandina dell'esposizione

Le fotografie sono state selezionate dall’archivio di Betlemme tra oltre 300 opere di arte pubblica. In mostra saranno presenti le sue prime opere stratificate - le figure nere e i motivi su sfondi bianchi - spesso abbinate a testi di ammonimento come “ATTENZIONE/ Giocattoli di qualsiasi tipo proibiti” (2019), “Il selfie di oggi è il profilo biometrico di domani” (2019). Egli raffigura in nero le continue campagne militari contro i bambini, spesso in scene pericolose o rappresentanti una resistenza giocosa. Secondo Cake$ “rappresentare le silhouette di un unico colore significa dipingere uno specchio collettivo di una lotta per l'esistenza e la sopravvivenza. In questo modo, la forma non è più concepita secondo ciò che dice ma rigorosamente secondo quello che fa

 

Riformulare la storia palestinese

Cake$ contestualizza i dipinti dei vecchi maestri e l'arte delle icone per riformulare la storia palestinese: l’iterazione del famigerato gesto tra Dio e Adamo ne “La creazione di Adamo” di Michelangelo, o la sua commistione di paesaggio e sofferenza che evoca il Dalì de “La persistenza della memoria”. L’artista-attivista ha inoltre prodotto una serie di incisioni su linoleum per la mostra dove le immagini, invece che essere replicate, vengono rielaborate per adattarsi alle pareti di uno spazio galleria. Cake$ afferma infatti di stare “reindirizzando la propria pratica artistica pubblica verso immagini su scala ridotta così da collocare il suo lavoro al confine tra Betlemme e un'istituzione artistica sicura”. Il processo di stencil è documentato attraverso tutta la mostra con fotografie dei laboratori di stencil condotti al Wall Mart di Banksy (abbreviazione di Wall My Art) a Betlemme, che fungeva anche da suo studio, insieme a stencil originali dal suo ultimo viaggio in loco.

 

Le animazioni di Cake$

Dal 2021 l'artista lavora con l'animazione, che secondo la sua idea, offusca i confini tra scultura e street art rappresentando i suoi soggetti come "versioni scultoree dei suoi dipinti”. Cake$ esporrà per la prima volta il suo lavoro in una mostra curata da Zayna Al-Saleh, mercante d’arte, curatrice, attivista e giornalista anglo-palestinese e dall’arte italiana (ingauna) il giovane collezionista e curatore Lorenzo Sibilla.

Cake$ Graffiti
Un'opera dell'artista

 

Il film di Roger Waters

Durante la sera della private view, attesa per l’8 settembre all’'auditorium San Carlo di Albenga, verrà proiettato un esempio di attivismo cinematografico con l’anteprima del documentario “Walled Off” scritto e diretto da Vin Arfuso e prodotto da Anwar Hadid, Kweku Mandela e Roger Waters. Il film segue parte del suo team di produzione a Betlemme: si apre il sipario con il defunto leader palestinese, Yasser Arafat, che lancia il suo appello al pubblico al quale il film è destinato: il popolo americano. Diverse scene sono realizzate grazie a filmati di archivio che abbracciano quasi cinque decenni e criticano la narrativa della lotta palestinese nei media occidentali presentando Arafat come simbolo dell'identità nazionale. Anwar Hadid naviga tra le installazioni site-specific e le storiche sale del “Walled Off Hotel” di Banksy con il suo capo manager, Wissam Salsa.

 

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