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Diano Marina si prepara a ricordare Lidia Poët

Diano Marina si prepara a ricordare Lidia Poët
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Ormai è nota a tutti la nuova serie sbarcata su Netflix, diventata in poco tempo un fenomeno mediatico non solo in Italia ma anche nel mondo, ottenendo il titolo di terza serie più vista. Fatto che dall’uscita della mini serie , ha sollevato alcune critiche e polemiche sulla veridicità della storia di Lidia Poët. Importante ricordare, che la donna trascorse gli ultimi istanti della sua vita a Diano Marina e sull’onda del grande successo riscontrato dalla seria “La legge di Lidia Poët”, la provincia di Imperia si prepara a ricordarla. A pochi giorni di distanza dalla Festa della Donne, sabato 4 marzo verrà presentato alle ore 16 nella Sala Consiliare del comune di Diano Marina,  il libro “Lidia Poët. Vita e battaglie della avvocata italiana, pionera dell’emancipazione femminile”, presente anche l’autrice piemontese Cristina Ricci. 

Non è stata la prima avvocatessa italiana

Numerose sono le critiche, avanzate contro la serie, a parlare non sono solo i critici e il pubblico, a fare più rumore sono le dichiarazioni rilasciate dagli ultimi parenti ancora in vita, scagliandosi contro la caratterizzazione della loro antenata, ritenendola incresciosa, offrendo quindi l’immagine di una donna volgare ed esuberante. 

La pronipote Marilena Jahier Togliatto , è rimasta particolarmente impressionata dalla storia, sostenendo che sia stata riprodotta in maniera “troppo romanzata”, basti infatti pensare al linguaggio riportato nella serie, che non rispecchia affatto la lingua parlata nella Torino Ottocentesca. Inoltre la donna dichiara non aver mai conosciuto la parente personalmente, ma che in famiglia il ricordo è da sempre rimasto vivo con orgoglio. Ha raccontato che , Lidia in realtà era molto riservata, elegante e dedita allo studio, quindi il personaggio interpretato da Matilda De Angelis nella serie, storpia la vera personalità della donna.

A parlare è anche un altro parente, Valdo Poët il quale afferma di non aver visto la serie, ricorda di averla conosciuta quando aveva solo sette anni a Diano Marina e afferma che qualsiasi riproduzione della parente venga fatta,  non rifletterà mai la persona che ha incontrato. Tra le tante polemiche mosse contro la serie, spicca in particolare la voce dell’avvocata Cecilia Di Lernia, spiegando che Lidia Poët, in realtà non è stata la prima avvocatessa d’Italia, ma la prima donna ad essere iscritta all’ordine degli avvocati di Torino, un fatto che Netflix ha tralasciato.Sarebbe infatti Giustina Rocca, la prima donna ad aver svolto il mestiere di avvocato in Italia. 

Eleonora Tranquillo

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