"Fiorello statte zitto" e Tiziano Ferro pubblica lettera di scuse

In camerino la lettera di scuse del cantante per la frase infelice: "Sono rammaricato - torno a fare il cantante. #tizianostattezitto"

"Fiorello statte zitto" e Tiziano Ferro pubblica lettera di scuse
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Era passata l'una e Tiziano Ferro, ieri sera, se ne usciva con un battuta che lo stesso Amadeus ha poi definito "infelice": "E' l'una, Fiorello statte zitto" allundendo - probabilmente in modo simpatico - alle incursioni di Fiorello che hanno allungato alla fine a ben oltre l'1.30 la durata della seconda puntata del Festival. Oggi sono arrivate le scuse, con una lettera scritta di suo pugno e lasciata nel camerino dello showman - da parte del grande cantante presenza fissa della 70esima edizione del Festival di Sanremo. "Ciao Fiorello... ti chiedo scusa se ti ho provocato un dispiacere. Sono lo stesso che a dicembre - nel tuo programma - si prendeva in giro cantando con te le parole di "me lo prendi papà" su una mia canzone. E in quello spirito ho pensato fosse normale scherzare con te che sei il re dei comici. Sono rammaricato - torno a fare il cantante. #tizianostattezitto" e segue la firma dell'artista, seguita da un p.s. "Scusa la scrittura ma in corsivo faccio pure più schifo". Questa la storia di Instagram di Tiziano Ferro a cui ha aggiunto: "Oggi Fiorello non c'era quindi gliel'ho lasciato in camerino. Ma domani spero di dirglielo anche a voce" segue un cuoricino e di nuovo #tizianostattezitto

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