Giornata della Memoria, Anpi: "I migranti di oggi, come gli ebrei di ottant'anni fa"

Giornata della Memoria, Anpi: "I migranti di oggi, come gli ebrei di ottant'anni fa"
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"Quello che stiamo vivendo oggi con i profughi è un parallelo di quanto avvenuto ottant'anni fa con gli ebrei. In un periodo in cui la gente sta male, vive male, per colpa della precarietà del lavoro e della crisi economica, qual è il responsabile che i governi attuali ci portano a scegliere e sul quale riversare le colpe? Chi è arrivato a rubarci ciò che già non abbiamo come, la casa e il lavoro. Così come nazismo e fascismo hanno fatto leva su questo fatto, successivamente alla prima guerra mondiale; oggi, la colpa viene riversata sui più poveri ovvero i profughi che vivono sotto i ponti, che danno fastidio quando chiedono l'elemosina".

Così Amelia Narciso, ex presidente dell'Anpi di Sanremo, nella Giornata della Memoria intende fare un raffronto tra quanto avvenuto nella prima metà del '900 con gli ebrei e quanto sta accadendo oggi con i profughi che giungono in Europa.

"E' una situazione in cui a livello umano non si riesce a fare distinzioni - aggiunge Narciso -. Sono, infatti, tutti: brutti, cattivi e pericolosi. Questa è una vergogna dell'Europa, che si atteggia a essere culla dell'umanità e dell'umanesimo". Ma non è tutto.

L'esponente Anpi punta il dito anche contro chi fa finta di non vedere: "Il silenzio della gente di fronte a ciò che accadeva, pur sapendo, ha fatto ben poco per impedirlo". Narciso pone un altro parallelo: "I nostri centri di accoglienza migranti, sono i campi di concentramento del duemila. Io non sono credente, ma quando sento parlare di fratelli è loro, i migranti, che vedo come tali".

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