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Migranti respinti dalla Francia senza tampone: Di Muro porta il caso alla Camera

L'onorevole Di Muro, nel corso di un intervento alla Camera, ha chiesto che tutti gli stranieri respinti dalla Francia all'Italia siano muniti di tampone

Migranti respinti dalla Francia senza tampone: Di Muro porta il caso alla Camera
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Migranti respinti dalla Francia senza tampone

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Con i nostri decreti, che sono in vigore a livello nazionale, noi imponiamo alle persone di qualsiasi nazionalità che arrivano da un paese estero, come quelle che dalla Francia vengono verso l’Italia, di dimostrare che nelle 48 ore antecedenti al loro ingresso, risulti, attestazione alla mano, di non essere positivi al Coronavirus, questo anche per tutelare una realtà di confine, come la nostra, che è oggetto anche di ordinanze maggiormente restrittive rispetto al resto della Liguria". Lo ha dichiarato alla Camera il deputato Flavio Di Muro (Lega), nel corso di un intervento relativo alle restrizioni nella lotta alla pandemia. A Ventimiglia, infatti, vengono muniti di tampone negativo solo i migranti riammessi in Italia, ma non anche quelli respinti alla frontiera. "Con questo decreto, questa conversione in legge di decreto, noi stiamo parlando di restrizioni, di lotta alla pandemia, di norme coercitive per garantire la sicurezza sanitaria sul territorio nazionale - ha detto -. Mi inserisco in questo dibattito, tramite questo ordine del giorno, che ha la volontà di far presente al governo, affinché si ponta una valutazione e magari l’auspicio è quello di una rapida soluzione, su una situazione che interessa l’estremo ponente ligure e in particolare la città di confine: Ventimiglia. Purtroppo il connubio immigrazione e gestione dei flussi migratori con lotta alla pandemia in questa realtà è diventato un connubio che crea problemi e preoccupazioni tra i cittadini ma anche tra le forze dell’ordine".

Tornando sul discorso dei respingimenti, ha affermato Di Muro: "Anche in una situazione, lo voglio precisare, quella del dipartimento francese delle Alpi Marittime che ad oggi risulta essere la zona d’Europa più colpita da questa pandemia. Ebbene, noi stiamo respingendo, con le forze dell’ordine italiane, i francesi che vengono verso l’Italia che non dimostrano di essere negativi al test del Coronavirus".

"Ma cosa succede rispetto ai migranti che arrivano in Francia attraversando l’Italia, che ovviamente non è certo una novità: questo avviene già ahimè da molto tempo? Succede che questi migranti si trovano in un limbo, giuridico e gestionale, perché non si capisce quale paese tra l’Italia e la Francia debba eseguire loro un tampone per capire se sono positivi o negativi a questo test".

"Ora, dato che la maggior parte di loro per la prima volta vengono fermati dalle autorità francesi, perché in qualche modo riescono a superare il confine di Ventimiglia, non possono essere presi in consegna dalle autorità italiane, in forza dei vari accordi internazionali, senza avere dimostrazione che essi non sono negativi al Coronavirus. E quindi delle due l’una: o qualcuno tra i due stati dimostra che sono negativi, e quindi li prende in carico, oppure la soluzione che ovviamente io prediligo: lo stato italiano, che è uno stato sovrano, non deve più prendere in carico migranti respinti dalla Francia senza la dimostrazione che essi sono negativi al Coronavirus".

"E’ una situazione che sta preoccupando non solo i cittadini italiani che vivono nelle realtà di confine, che sono tenuti a determinati comportamenti, ma preoccupa anche gli operatori delle forze dell’ordine che si trovano a maneggiare in qualche modo persone che non sanno se sono positivi o negativi e quindi ad alto rischio pandemico. Credo che su questa situazione si debba fare chiarezza, servono risposte del governo perché non si può andare avanti in queste condizioni, e non ci possono essere discriminazioni rispetto a persone che vengono respinte perché vengono a fare magari acquisti in Italia, e persone di cui non sappiamo nulla, ma di cui lo stato francese chiede allo stato italiano di prendersene carico".

 

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