Grandi opere

Ospedale Unico. "Azione" chiede di rinunciare al progetto

"Nessuno vuole più la privatizzazione , né la ASL e nemmeno i privati e nessuno ha il coraggio di dirlo per paura delle penali"

Ospedale Unico. "Azione" chiede di rinunciare al progetto
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Il punto sul futuro del nosocomio che dovrebbe sorgere a Taggia

La gara d’appalto per l’affidamento ai privati dell’Ospedale di Bordighera ha sempre avuto un punto debole , ossia l’obbligo da parte dei privati di mantenere un servizio di Pronto Soccorso , attività che per definizione non può essere remunerativa in alcun modo.  La pandemia ha poi acuito il problema chiarendo anche ai più sprovveduti che non serve un posto dove medicare le piccole ferite ma occorre un vero e  proprio caposaldo della medicina di urgenza per un notevole bacino di utenza . In più il recente Decreto ministeriale ha istituito gli Ospedali di Comunità e dove mettere un ospedale di comunità se non nel Saint Charles ? Quindi ad oggi siamo nella situazione tragicomica in cui nessuno vuole più la privatizzazione , né la ASL e nemmeno i privati e nessuno ha il coraggio di dirlo per paura delle penali .
Azione ha da tempo presentato la sua Proposta che prevede  un ospedale “diffuso” sul territorio della Provincia di Imperia , che possa contare :
1 ) per la medicina di urgenza sui 3 nosocomi esistenti (Imperia , San Remo e Bordighera non più privatizzato) , che possono contenere anche gli ospedali di comunità
2) per la medicina di elezione su di un nuovo ospedale ad alta tecnologia realizzato nel territorio dell’Ospedale di Bussana , senza problemi di espropri e di nuove opere logistiche  e anche se esistono vincoli storici, questi, dalla lettura delle tavole del p.u.c. di Sanremo, paiono interessare solo il fabbricato principale, mentre paiono non essercene sui fabbricati retrostanti.
Teniamo inoltre conto che il vincolo storico non significa non poter destinare ad altro uso il fabbricato principale, occorre solo concordare con la sovraintendenza  un progetto rispettoso della storicità dei luoghi. Tanto per fare un esempio lo stesso vincolo lo troviamo su alcuni fabbricati delle caserme Revelli di Arma di Taggia, ma non per questo si rinuncerà a ridefinirne le destinazioni d’uso.

Azione chiede quindi che si prenda coscienza dei cambiamenti indotti dalla pandemia e si abbia il coraggio di rinunciare ad un progetto che ormai non interessa più nessuno .  I milioni di morti provocati dal Covid ben giustificano un cambio di idea , senza che nessuno si senta in colpa.

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