Resistenza

Premiato il libro su Lina, la "prima partigiana"

Le testimonianze intorno alla figura storica della Resistenza sanremese Lina Meiffret "la prima partigiana"

Premiato il libro su Lina, la "prima partigiana"
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Il Libro "Lina, partigiana e letterata, amica del giovane Calvino" scritto dall'ex assessore sanremese Daniela Cassini e da Sarah Clarke con la collaborazione dell'Isituto Storico della Resistenza di Imperia, ha vinto il secondo premio nella sezione saggistica del 23esimo concorso nazionale di poesia narrativa Guido Gozzano - Sesra edizione premio Augusto Monti. La premiazione presso il castello medioevale di Bormida, in provincia di Asti. Un volume ( e un concorso) che riepilogano gli intrecci della lotta partigiana e dell'antifascismo tra il Piemonte e la Liguria.

Premiato il libro sulla partigiana Lina Meiffret

«Alla soddisfazione mia e di Sarah Clarke -scrive su facebook Daniela Cassini- con l'Istituto Storico della Resistenza di Imperia per il riconoscimento al nostro lavoro, si aggiunge l'onore per un premio dedicato ad una figura importante della cultura e dell'antifascismo del nostro Paese, Augusto Monti, nato a Monastero Bormida e qui sepolto».

Il professor Augusto Monti

Augusto Monti tra il 1924 e il 1931 fu insegnante al Liceo Classico Massimo D'Azeglio di Torino ed ebbe tra i suoi allievi alcuni tra i più noti personaggi della cultura torinese del periodo: Cesare Pavese, Leone Ginzburg, Guido Seborga, Massimo Mila e Giancarlo Pajetta. Fu anche amico di Pietro Gobetti e di Antonio Gramsci.
 
Arrestato e condannato a 5 anni dal tribunale fascista, partecipò alla Resistenza nel Partito d'Azione. Fu giornalista, scrittore, saggista.

"Ideali ancora attuali"

«Infine - conclude la Cassini-  una emozione grande nel vedere quanto vite come quella di Lina Meiffret, donna forte e coraggiosa che abbiamo raccontato nel libro, Guido Hess Seborga, intellettuale resistente del gruppo di Bordighera in collegamento con Torino e Augusto Monti, docente e partigiano, si intreccino e si riannodino nel ricordarci oggi ideali e valori autentici di un'epoca drammatica che sono ancora attuali. Una grande storia, umana e collettiva, che si muove tra il Ponente ligure e il Piemonte e che non va persa!»

 

Chi era Lina Meiffret

Italo Calvino, all'epoca giovane scrittore, definì con la consueta, poetica, precisione Line Meiffret "La prima partigiana". Nata a Sanremo nel 1917,  all'alba dell'armistizio dell'8 settembre, per iniziativa sua e di Renato Brunati,  costituì la prima banda partigiana del comprensorio sanremese, contemporanea a quella del medico Felice Cascione a Imperia. 

 

Il gruppo, Lina l'unica donna, contava una trentina di giovani reclutati tra Sanremo e Bordighera e aveva base nella villa della donna, a Bajardo. Tra loro c'era anche Bruno Luppi, nome di battaglia Erven, che più trardi  costituti una brigata garibaldina autonoma, insignita della medaglia d'argento al valor militare. La banda costituì il primo nucleo attorno al quale orbitava l'attività del Comitato di Liberazione Nazionale a Sanremo. 

 

Nell’ottobre e novembre 1943 vi furono anche i primi tentativi di organizzazione politica: si era costituito un primo Comitato per le Libertà Democratiche, interpartitico, a cui Lina Meiffret partecipò in rappresentanza del P.C.I. con Bruno Erven Luppi, Umberto Farina, Marco Donzella, Nino Bobba, Nanni Calvini, che si riuniva in un palazzo di proprietà di Lina nel centro di Sanremo. A questo organismo seguì la costituzione del vero e proprio CLN cittadino sanremese.

Lina venne arrestata nel febbraio del 1944 e successivamente deportata in un campo di concentramento in Germania. La testimonianza sulla guerra civile e sulla deportazione la raccolse Italo Calvino, al ritorno dal lager, con un'intervista per il giornale "La nostra lotta". Nel dopoguerra, Lina Meiffret si ritirò in solitudine, sull'isola di Ponza o nelle baite della val Baltia. 

Davide Izetta

 

Gli scatti della premiazione

Libro partigiana 3
Foto 1 di 3
Libro partigiana 2
Foto 2 di 3
Libro partigiana 1
Foto 3 di 3

 

 

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