Si riapre lunedì 18, i parrucchieri esultano

Ecco come cambia il mondo dei parrucchieri da lunedì 18, giorno e orari di apertura. "Non stiamo più nella pelle"

Si riapre lunedì 18, i parrucchieri esultano
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Potranno riaprire anche loro da lunedì 18 maggio al posto del 1 giugno. Dopo le proteste dei giorni scorsi, anche loro tireranno su le serrande questo lunedì, anche se sarebbe giorno di chiusura perchè "è difficile contenere l'entusiasmo".

Ma ahimè niente più riviste nè caffè servito in attesa sotto il caso della permanente nè mentre si aspetta pazientemente il tempo che passa mentre si ha in testa la tinta. Però non è importante, la cosa fondamentale è riaprire dopo due mesi di chiusura. Il parrucchiere non sarà più il tempio del gossip, delle chiacchiere e degli scambi di ricette tra le donne in attesa.Mascherine, guanti, prenderanno il posto dei giornali di moda. Come sarà andare di nuovo dal parrucchiere?

L'entusiasmo di ripartire

"Siamo belli carichi, pronti, con i colleghi siamo ci stiamo preparando per questa riapertura". Non riesce a contenere l'entusiasmo Flavio Di Martino rappresentate dei parrucchieri per la Confartigianato che aggiunge "stiamo cercando di seguire tutte le normative, non vediamo l'ora"

Orari e giorni di apertura?

"Saremo aperti anche lunedì 18 maggio e per un certo periodo aprire ogni giorno della settimana" afferma di Martino e gli orari all'inizio saranno a tempo pieno dalle 9 alle ore 20. Poi chi vorrà farà l'orario spezzato, però in linea di massima ci saremo. Per chi ha i saloni grandi con tanti  dipendenti si lavorerà a turni"

Cosa cambia rispetto a prima?

"Faremo un cliente per volta, previo appuntamento- continua Di Martino- la distanza sarà di 2 metri al posto di 1 com'è scritto nel decreto, comunque chi vorrà farà anche un metro e mezzo. Avremo un quaderno dove segneremo la temperatura sia ai dipendenti che ai clienti. che dovranno indossare mascherina, guanti e lavare spesso le mani."

L'elenco dei clienti

"Sì nel decreto- spiega Di Martino- c'è anche scritto di segnare il nome dei clienti che vengono e di conservare la lista per 14 giorni. Non so a livello di privacy se può essere buono ma sicuramente avere una lista ipotetica per i contagi. Noi- continua- abbiamo anche il termometro per misurare la temperatura sia ai clienti che ai dipendenti. Dobbiamo avere un quaderno dove segano la data e l'orario di entrata del dipendente mettendo accanto al nome la temperatura con il nostro timbro e firma e lo faremo anche ai clienti almeno possiamo stare tranquilli".

 

 

 

 

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