Bussana in rivolta per la notizia del trasferimento del suo amato Don Antonio
Il rammarico per la decisione del vescovo Don Tonino Suetta di trasferire Don Antonio, parroco di Bussana, in un'altra parrocchia, viene espresso in un sentito e accorato post su Facebook

"Chiediamo pertanto che la nostra voce venga ascoltata e che almeno questa volta il Vescovo possa accontentare una frazione che al momento da parte sua non fa altro che ricevere negazioni e mancanze"
Don Antonio lascerà Bussana e la comunità insorge
Il rammarico per la decisione del vescovo Don Tonino Suetta di trasferire Don Antonio, parroco di Bussana, in un'altra parrocchia, viene espresso in un sentito e accorato post su Facebook
"Ci risiamo...ora che finalmente Bussana e il suo Santuario del Sacro Cuore avevano trovato in Don Antonio la figura che aveva fatto riavvicinare le persone alla Chiesa, attirando con le sue innumerevoli attività bambini e giovani, adulti ed anziani...ecco l'ennesima beffa...In pochissimo tempo, con i suoi modi affabili e le sue capacità organizzative, si è fatto volere bene da tutti nella frazione, partecipando alla vita del paese e creando un legame con le persone di ogni età. Alla messa, sono ritornati i chierichetti e l'affluenza é aumenta nel corso del tempo, cosa che non succedeva più - scrive Daniela L. sui social, parlando a nome di tutta la comunità - Ora questa figura ci verrà tolta, senza una plausibile spiegazione, forse per gli ennesimi interessi che in passato hanno fatto si che si chiudesse l'asilo sempre gestito dalla Chiesa, servizio fondamentale per questa frazione e salvato grazie all'aiuto del Comune e di privati cittadini che hanno dato un contributo per poterlo riaprire in altra sede. Per non parlare delle ex scuole medie, lascito di una famiglia di Bussana per Bussana e per la sua comunità, ora utilizzato dalla Chiesa per scuola parentale e per studi teologici...tutta la comunità di Bussana nuovamente si vede costretta a far sentire la sua voce, il suo rammarico e il suo disappunto per una decisione che non vogliamo accettare senza diritto di replica. La Chiesa è fatta di persone e con le persone si costruiscono rapporti e Don Antonio ha saputo ricreare questo intorno al Santuario, al di là di interessi economici o altro. Chiediamo pertanto che la nostra voce venga ascoltata e che almeno questa volta il Vescovo possa accontentare una frazione che al momento da parte sua non fa altro che ricevere negazioni e mancanze.