Farmaci anti Covid: i medici di base chiedono di poterli prescrivere
Si stima che ad oggi, in Italia, se ne siano utilizzati meno di 24mila. A fronte di picchi di decessi giornalieri causati dal virus che arrivano anche a cento al giorno
Esistono due farmaci anti Covid: il Molnupiravir di Merk e il Paxlovid di Pfizer, da fine gennaio 2022. I medici di base ora chiedono a gran voce di poter prescrivere direttamente queste terapie salvavita contro il virus (agire per tempo è infatti cruciale per il buon esito della somministrazione).
I medici di base chiedono di poter prescrivere i farmaci anti Covid
Se assunti il più presto possibile dall'insorgenza dei sintomi, questi farmaci evitano la replicazione del virus nel nostro organismo. Per funzionare correttamente devono essere assunti in fretta, entro 5 giorni dalla conclamazione della sintomatologia.
Sono pillole per una terapia domiciliare molto costosi (il prezzo di una scatola è di circa 600 euro) ma al momento non possono essere prescritti dai medici di base, i quali possono solo intercettare il paziente a rischio e indirizzarlo agli ospedali e alle Asl. I sindacati dei medici di famiglia chiedono invece la possibilità di una prescrizione diretta, anche per favorire l'utilizzo di questi preziosi alleati ancora poco usati finora nel nostro Paese: si contano infatti meno di 24mila somministrazioni in Italia finora. La decisione spetta ad Aifa, che però non si è ancora pronunciata.
Un'arma poco utilizzata
Questi preparati già rappresentano un'ottima barriera contro le conseguenze più pericolose del Covid, contribuendo ad abbattere i ricoveri. Il punto, però, resta sempre il medesimo: ci vuole rapidità nella somministrazione e la procedura va snellita. Non dimentichiamo, infatti, che il virus - soltanto nel nostro Paese - continua a mietere morti. Soltanto nella giornata di ieri, domenica 10 aprile 2022, sono state 90 le vittime.