La pixel-art di Lorenzo: i volti dei big sui tappi dei vaccini
Una mostra personale in un bar per il 25enne Cantaluppi. "L'idea durante il Covid, lavoravo in un hub"
Una degli effetti collaterali migliori del Festival è sicuramente l'arrivo di artisti più disperati e personaggi nella Città dei Fiori. Così come Lorenzo Cantaluppi, che ha allestito una mostra personale nel bar Festival, a tema Festival, a due passi dal teatro Ariston, il tempio del Festival.
La pixel-art di Lorenzo: i volti dei big sui tappi dei vaccini
Lorenzo, 25 anni, di Cantù (Como), ha padroneggiato una tecnica artistica del tutto peculiare, rispondendo a due semplici domande: che fare delle migliaia di tappi di siringhe di vaccini e dei ritagli di legno che escono da un laboratorio di carpenteria? Si possono trasformare in opere d'arte. E così, ha iniziato a creare immagini stile «pixel art» posizionando i tappi su una tela e dipingendoli. O colorando i solchi tra gli innesti di legno con delle vere e proprie iniezioni di colore. Ora ha allestito una mostra con le sue opere (tre pareti), nel centralissimo bar Festival sia con le sue opere originali che con una serie di ritratti di personaggi chiave del Festival, da Achille Lauro ad Olly, fino a Giorgia, Elodie e il direttore artistico Carlo Conti.
«È nato tutto durante la pandemia Covid- spiega Lorenzo-. Lavoravo come amministrativo in un hub vaccinale nel Comasco e ogni giorno vedevo finire nella plastica migliaia di cappucci degli aghi. Li ho raccolti e li ho utilizzati per creare delle opere 3D».
Lorenzo non lavora da solo, ma fa tutto in famiglia. La fotografa e videomaker che lo segue è la sua fidanzata, i ritagli di legno arrivano dal laboratorio di carpenteria del padre. È anche un appassionato calciatore, gioca in Prima Categoria come attaccante. Segue il calcio, ma più che il tifo per una squadra, ama guardare il gioco.
«Mi è sempre piaciuto disegnare- racconta-, ma questa è la mia prima esperienza artistica. Sogno che qualcuno dei cantanti che ho ritratto possa vedere le mie opere».
L'ispirazione? Arriva sul momento, quando vede qualcosa che lo cattura, un'immagine che gli piace.
A marzo un'altra mostra. «Bello vedere l'Ariston e Sanremo»
E Lorenzo, attualmente nella Città dei Fiori per seguire la sua mostra (e tornerà durante le giornate della kermesse) è rimasto colpito dalla Città dei Fiori.
«Trovarmi di fianco all'Ariston mi ha fatto un certo effetto- sue parole-. E sono rimasto colpito, la prima volta che sono arrivato, dalla quantità di gente che c'era. Sono andato al mercato e non ci si poteva quasi muovere. Soprattutto francesi».
L'artista comasco ama il Festival, soprattutto quello degli ultimi anni, traghettato verso un universo "più giovane" dal recordman- in termini di gradimento- Amadeus. E la passione per il Festival arriva con tutto il corredo, anche, ad esempio, il gioco che spopola sul web del Fantasanremo.
La mostra sarà visitabile fin dopo la kermesse. A marzo, il giovane ha in programma un'altra mostra, nella sua Cantù, in collaborazione con il Comune.
Davide Izetta