La stessa Wada (che accusava Sinner) zittisce i suoi nemici: "Questo caso a un milione di miglia dal doping"
Wenzel (Wada): "Per qualcuno la squalifica è ingiusta, per altri troppo poco. Ma noi non valutiamo in base a ciò che pensa il pubblico"

"Questo caso era a un milione di miglia dal doping". Con queste parole il consulente generale della Wada Ross Wenzel, con una nota inviata alla BBC, ha ulteriormente definito i confini sulla squalifica di tre mesi "patteggiata" da Sinner con la stessa Wada. Una risposta chiara e definitiva ai colleghi (o forse è appropriato definire "avversari") che stanno speculando sulla vicenda, gettando dubbi e sospetti sul numero uno del mondo.
La ricostruzione della Wada
La Wada aveva fatto ricorso alla Corte arbitrale dello sport (Tas) dopo l'assoluzione da parte dell'Itia e aveva chiesto una squalifica da uno a due anni. Ma al termine della trattative con i legali di Sinner la stessa Wada sabato scorso ha annunciato di aver concordato una squalifica di tre mesi, a partire dal 9 febbraio, con termine il prossimo 4 maggio.
"La sanzione è giusta per quanto accaduto - ha detto Wenzel a Bbc Sport - Questo caso era a un milione di miglia dal doping. Il feedback scientifico che abbiamo ricevuto è stato che questo non poteva essere un caso di doping intenzionale".
"La Wada ha ricevuto messaggi da coloro che ritengono che la sanzione fosse troppo severa - aggiunge Wenzel - Se alcuni dicono che il provvedimento è ingiusto nei confronti dell'atleta e altri che dicono che non è abbastanza severo, forse è un'indicazione che, sebbene non sarà popolare tra tutti, la sanzione era giusta. Quando esaminiamo questi casi, cerchiamo di esaminarli tecnicamente, operativamente e non lo facciamo con la paura di ciò che diranno il pubblico, i politici o chiunque altro"