Economia

Ministro al Turismo Garavaglia a Imperia: proporrò fascia di 30 km tra Italia e Francia senza obbligo di tampone per circolare

La priorità sono le riforme nel campo del codice degli appalti

Ministro al Turismo Garavaglia a Imperia: proporrò fascia di 30 km tra Italia e Francia senza obbligo di tampone per circolare
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"La priorità sono le riforme nel campo del codice degli appalti, perché altrimenti noi possiamo continuare a mettere tutte le risorse che vogliamo, ma poi non si riescono a effettuare i lavori". Lo ha dichiarato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, stamani, all'auditorium della Camera di Commercio di Imperia, a margine degli Stati generali del Turismo. "Basterebbe fare come gli altri Paesi e prendere la normativa europea, noi invece l'abbiamo complicata all'inverosimile". Secondo Garavaglia: "Serve un'ottica di lungo respiro, ma anche immediata. Lungo espiro con gli investimenti del Recovery Fund, che sappiamo sono molto importanti, come le ferrovie e anche autostrade, ma nell'immediato va trovata una soluzione, non si può avere un'estate già complicata di suo, ancora complicata dalle code in autostrada. Per cui serve un'organizzazione per limitare i disagi al turista". Per quanto riguarda i disagi nella circolazione al confine Italia-Francia, quest'ultimi dovuti alla pandemia, il ministro ha invocato una fascia di trenta chilometri nella quale si possa circolare senza dover presentare tamponi all'ingresso.

L'intervento di Garavaglia agli Stati Generali

"Al Consiglio dei ministri ho chiesto da subito di dare una prospettiva, perché servono date per organizzarsi. Abbiamo avuto vera ripartenza del turismo internazionale quando il premier Draghi ha annunciato, al termine del G20, che avremmo aperto ai voli internazionali da metà maggio. Un segnale potentissimo, visto che l'anno scorso abbiamo perso 28 miliardi di euro, non avendo il turismo internazionale". Lo ha dichiarato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, a Imperia per gli Stati generali del Turismo.

Nel parlare di ristorazione Garavaglia afferma: "E' evidente che dobbiamo ripartire anche al chiuso, magari con il cinquanta per cento all’inizio, ma non possiamo rimanere in questa situazione di stallo. Così come, anche nell'ottica delle prenotazioni, deve darsi la prospettiva che il coprifuoco ha i giorni contati”.

Sugli investimenti e su come aiutare la filiera alberghiera a ripartire il ministro avverte: "Bisogna investire tantissimo sul personale umano e sulla decontribuzione. E necessario non disperdere il patrimonio di professionalità e consentire di rientrare dalla cassa integrazione, con una saggia e opportuna e mi auguro anche abbastanza lunga decontribuzione, per dare una spinta e un aiuto concreto alle aziende a ripartire. Più che dare ristori, agli imprenditori è meglio non chiedere soldi”.

Parlando di turismo internazionale, Garavaglia dichiara: "Sulla libera circolazione, la risposta è già stata data con l’anticipo del lasciapassare europeo. Il cosiddetto 'greenpass' ha dei tempi ancora non così certi. Per questo abbiamo scelto di anticipare con il lasciapassare italiano, ma non serve a niente per girare in Italia, perché siamo tutti perfettamente consapevoli che l’Italia oggi è tutta gialla, quindi non ha necessità di lasciapassare tra regione e regione. L’obiettivo del lasciapassare è far venire gli stranieri”.

“Infine Confesercenti faceva tutta una serie di richieste che avranno risposta nel cosiddetto “sostegni 2”, ma il tema chiave è quello di andare un poi sui costi fissi. Finora si è sempre e solo ragionato sul fatturato, poi un conto è chi perde il 90 per cento del fatturato, un conto chi perde il 30, ma ovviamente tener conto dei costi fissi, ovvero del margine lordo, è un modo di lavorare più equo e più corretto per dare un indennizzo”.

L'intervento del sindaco di Imperia, Claudio Scajola

“Possiamo faticare con i nostri buoni imprenditori a rendere più appetibile i nostri esercizi, possiamo come sindaci darci da fare per rendere più accoglienti e belle le nostre città, ma dobbiamo farli prima venire, i nostri turisti". Lo ha detto il sindaco di Imperia, Claudio Scajola, agli Stati generali del Turismo, di Imperia, alla presenza del ministro Massimo Garavaglia. "C’è un problema che è nato all’improvviso dopo il crollo del ponte (Morandi, ndr), che è quello dell’Autostrada dei Fiori che ha difficoltà a reggere il traffico e che non ha privilegiato le manutenzioni di fronte al passaggio di un maggior numero di veicoli".

Scajola guarda avanti: "Il problema va visto per i nostri figli, per i nostri più giovani imprenditori. Noi abbiamo i cantieri delle grandi infrastrutture sul nostro territorio, che sono fermi da più di dieci anni. Abbiamo bisogno che parta il cantiere della Armo-Cantarana, il collegamento con il Piemonte, che è finanziato ed ha tutte le approvazioni; così come non dobbiamo fare l'ennesima brutta figura con la Francia, sulla ferrovia Ventimiglia-Cuneo e sulla strada statale 20, dove è necessario un intervento maggiormente coordinato con la Francia e mettere le risorse per ripartire".

Ancora in tema di infrastrutture il sindaco di Imperia sottolinea: "Siccome non si può raddoppiare l’autostrada dei Fiori, per le condizioni in cui si trova, tutte gallerie e viadotti, abbiamo necessità della Albenga-Carcare-Predosa, che interseca la Torino-Savona, che interseca la Voltri-Alessandria e che permette quindi di portare giù i flussi turistici per metà di questa regione bypassando il nodo di Genova e, mai come in questi giorni con le difficoltà dell’autostrada dei Fiori, cogliamo quanto sia fondamentale".

Garavaglia su codice degli appalti

"La priorità sono le riforme nel campo del codice degli appalti, perché altrimenti noi possiamo continuare a mettere tutte le risorse che vogliamo, ma poi non si riescono a effettuare i lavori". Lo ha dichiarato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, stamani, all'auditorium della Camera di Commercio di Imperia, a margine degli Stati generali del Turismo. "Basterebbe fare come gli altri Paesi e prendere la normativa europea, noi invece l'abbiamo complicata all'inverosimile". Secondo Garavaglia: "Serve un'ottica di lungo respiro, ma anche immediata. Lungo espiro con gli investimenti del Recovery Fund, che sappiamo sono molto importanti, come le ferrovie e anche autostrade, ma nell'immediato va trovata una soluzione, non si può avere un'estate già complicata di suo, ancora complicata dalle code in autostrada. Per cui serve un'organizzazione per limitare i disagi al turista". Per quanto riguarda i disagi nella circolazione al confine Italia-Francia, quest'ultimi dovuti alla pandemia, il ministro ha invocato una fascia di trenta chilometri nella quale si possa circolare senza dover presentare tamponi all'ingresso.

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