Olmo Romeo: "Noi commercianti della Zona Rossa penalizzati dal Festival, alcuni costretti a chiudere"
Un'edizione straordinaria del Festival ma serve più attenzione ai commercianti
Dopo i "festeggiamenti" arrivano le criticità per il Festival di Sanremo. A lamentarle in particolare Olmo Romeo, commerciante ed ex presidente di Federgioco (quando faceva parte del cda del Casinò nel primo governo Biancheri). Romeo, già vice presidente dell'Azienda speciale della Camera di Commercio ed esponente di CNA, si fa portavoce dei commercianti della Zona Rosa nei pressi dell'Ariston
"Per alcuni la dolorosa decisione di chiudere le attività nei giorni del Festival"
“E’ stata un’edizione straordinaria del Festival che ha dato una grande visibilità a Sanremo ed ha registrato un’affluenza record di presenze in città” afferma Olmo Romeo, imprenditore, che prosegue:”In questi giorni sono stato contattato da vari imprenditori, che come me, hanno un’attività commerciale nella così detta “zona rossa”. I miei colleghi mi hanno esposto alcune criticità che si sono verificate nel periodo della kermesse canora. In primo luogo, i negozi in Piazza Borea D’Olmo sono stati penalizzati, fino a determinare per alcuni la dolorosa decisione di chiudere durante il periodo in cui la zona era delimitata da transenne, per una durata superiore alla settimana del Festival, subendo danni economici importanti. Io stesso non ho potuto utilizzare il dehor antistante al mio locale, restrizione che ha limitato enormemente i posti a disposizione dei miei clienti. Ritengo, quindi, fondamentale, che la prossima amministrazione comunale istituisca un tavolo periodico con i commercianti di Sanremo, già a partire dal mese di ottobre, per concertare con loro, una pianificazione per la settimana del Festival, che tenga conto delle loro necessità.
"Cercare soluzioni condivise che non penalizzino chi lavora tutto l'anno a Sanremo"
"Comprendo benissimo le esigenze di sicurezza e ritengo che l’idea del Festival diffuso sia vincente per Sanremo, ma dovremmo trovare soluzioni condivise, che non penalizzino chi lavora tutto l’anno a Sanremo e che durante la settimana del Festival dovrebbero trovare un’occasione di maggiori introiti. Inoltre, ritengo corretto che per i commercianti che subiscono delle limitazioni o addirittura si trovano costretti a decidere di chiudere siano previsti dei ristori.”
Conclude Olmo Romeo: “Infine, i commercianti della zona hanno evidenziato che i tempi di smantellamento e ripristino delle zone centrali sono eccessivi, ad oggi alcune aree versano in una situazione che non fa onore alla nostra città: dai gabbiani che “banchettano” allegramente, ai fili che ancora oggi pendono dai lampioni.”