Rula Jebreal, il dramma della mamma e la violenza sulle donne: "Uomini, indignatevi insieme a noi"
Rula Jebreal commuove l'Ariston con il suo monologo sulla violenza contro le donne

Rula Jebreal commuove l'Ariston con il suo monologo sulla violenza contro le donne. La giornalista ha raccontato la storia drammatica della mamma, morta suicida dopo aver subito per anni abusi e violenze domestiche.
Si ricorda di aver cercato il nome di un anticoncezionale quella mattina? Lei trova sexy un uomo che porta i jeans? Se le donne non vogliono essere stuprate devono smettere di vestirsi come delle poche di buono.
"Queste sono alcune delle domande insinuanti che vengono poste alle donne nelle aule del tribunale: queste parole suggeriscono che noi donne non siamo mai innocenti, perché abbiamo denunciato troppo tardi, perché abbiamo denunciato troppo presto, perché siamo troppo belle o persino troppo brutte, perché eravamo troppo disinibite e ce la siamo voluta".
Rula ha poi letto alcuni versi de La Cura di Franco Battiato, de La Donna Cannone di Francesco De Gregori e di Sally di Vasco Rossi.
"Sono cresciuti in un orfanotrofio, ogni sera noi bambine ci raccontavano delle storie, le nostre storie e delle nostre mamme. I numeri in Italia, paese meraviglioso che mi ha accolto, sono spietati: negli ultimi due anni, 88 donne al giorno hanno subito abusi e violenze, una ogni 15 minuti. Ogni tre giorni è stata uccisa una donna, sei donne sono state uccise solo la scorsa settimana. Nell’80% dei casi il carnefice non ha dovuto neanche bussare alla porta per un motivo molto semplice: ha le chiavi di casa".
"Quante volte noi donne siamo state come Sally, come nella canzone? Quante donne camminano per la strada sentendosi in colpa: ma voi, noi, non abbiamo nessuna colpa. Quando Franca Rame venne violentata si attaccò alla musica, devo stare calma, si ripeteva. Le canzoni che ho citato stasera sono tutte scritte da uomini: è possibile allora trovare le parole giuste per cantare la cura, l'affetto e l'amore. Per far sì che queste parole diventino realtà dobbiamo lottare, anche quando ci diranno che non è opportuno. Io devo la donna che sono a mia madre, a mia figlia che è qui con me: ognuna di noi deve qualcosa a un'altra donna. Parlo agli uomini: lasciateci essere ciò che vogliamo essere, madri con dieci figli, senza figli, in carriera o casalinghe. Indignatevi insieme a noi".
"Domani chiedete pure come era vestita la Jebreal: ma nessuno deve più chiedere come era vestita una donna quando è stata stuprata".
LEGGI QUI il monologo di Diletta Leotta
Tra i tanti commenti che ha ricevuto il monologo di Rula, c'è anche quello della grande cantante Fiorella Mannoia