Truffe: i consigli dei carabinieri su come riconoscerle
Le tecniche adottate dai truffatori hanno schemi ricorrenti ed individuarli è il primo passo per difendersi
Le truffe sono un fenomeno molto diffuso e prendono di mira soprattutto le persone fragili o anziane, lasciando in loro dei segni indelebili. Oltre al danno economico e al trauma psicologico dell’invasione del proprio spazio, le vittime subiscono, infatti, anche il senso di colpa di essere stati raggirati. I truffatori approfittano proprio della sensibilità emotiva e della fragilità fisica degli anziani per conquistarne la fiducia, con i metodi più disparati.
Truffe: come riconoscerle, i consigli dei carabinieri
L’Arma dei Carabinieri, storicamente al servizio del cittadino, ricorda che è in grado di offrire assistenza tempestiva e risorse grazie alla capillare presenza su tutto il territorio delle Stazioni Carabinieri alle quali rivolgersi, oppure richiedendone l’intervento chiamando il 112 N.U.E. o, ancora, consultando il sito “Carabinieri.it”, in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle.
Le tecniche adottate dai truffatori, infatti, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti ed individuarli è il primo passo per difendersi.
Infine, protagoniste assolute della missione di rassicurazione sociale dell’Arma sono le Stazioni Carabinieri, che vivono le comunità rappresentando punti di riferimento sempre presenti e affidabili.
Ed è per questo che i Comandanti di Stazione:
• svolgono incontri formativi in luoghi di culto, presso sedi comunali e strutture assistenziali/ricreative per anziani;
• mantengono contatti con i direttori di istituti di credito e degli uffici postali, per condividere informazioni su casi sospetti;
• sviluppano collaborazioni con gli organi di informazione e istituzioni locali per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Per non cadere in questi raggiri, spesso è sufficiente prendere alcune precauzioni.
Non fidatevi delle apparenze e seguite i consigli di seguito compendiati.
TRUFFA DEI FINTI APPARTENENTI ALLE FORZE DELL’ORDINE
Una telefonata di un finto appartenente alle Forze dell’Ordine o di un finto avvocato fa credere alla vittima che un proprio parente sia rimasto coinvolto in un incidente stradale o che sia stato arrestato. Alla vittima viene richiesta una somma di denaro a titolo di corrispettivo per fornire assistenza sanitaria o legale alla persona cara in difficoltà. Se la persona truffata accetta, l’interlocutore comunica che di lì a breve un assistente o un Carabiniere in borghese si recherà presso l’abitazione per ritirare il denaro contante.
CONSIGLI:
Diffida delle apparenze
Non aprire mai la porta agli sconosciuti
Non fidarti del solo tesserino di riconoscimento: non basta!
Ricorda che le Forze dell’Ordine non chiedono mai denaro per assistere i cittadini
TRUFFA DEL FINTO NIPOTE
I truffatori chiamano la vittima al telefono, iniziando la conversazione con frasi trabocchetto come “Indovina un po’ chi parla!” o “Zia/o, ti ricordi di me?”. In questo modo cercano di cogliere il nome di un parente o di un conoscente. Fingendo di essere questa persona, raccontano di aver urgente bisogno di denaro per gravi motivi, ma che non sono in grado di passare a ritirare i soldi. Se la vittima accetta, l’interlocutore comunica che di lì a breve un amico si recherà presso l’abitazione a ritirare la somma o invita la vittima a fare un bonifico sul proprio conto.
CONSIGLI:
Diffida delle apparenze
Non aprire mai la porta agli sconosciuti
Non fidarti del solo tesserino di riconoscimento: non basta!
Limitate la confidenza al telefono: in caso di persone che si presentano come parenti e vi chiedono denaro, prendete tempo e chiamate il numero unico di emergenza 112 o un parente
TRUFFA DEI FINTI RAPPRESENTANTI COMPAGNIE DI FORNITURA
Il truffatore si presenta a casa della vittima spacciandosi per rappresentante di una compagnia fornitrice di servizi (acqua, luce o gas), informando la vittima di nuove e più vantaggiose condizioni contrattuali. Con questo stratagemma, il malintenzionato ottiene la fiducia della vittima per raccoglierne i dati, successivamente utilizzati per aprire nuovi contratti a suo nome ma senza il suo consenso.
CONSIGLI:
Diffida delle apparenze
Non aprire mai la porta agli sconosciuti
Non fidarti del solo tesserino di riconoscimento: non basta!
Contatta la compagnia di fornitura ai numeri di telefono presenti sulle bollette (non chiamare utenze telefoniche fornite dallo sconosciuto alla porta)
Non firmare nulla e chiedi sempre consiglio
a persone di fiducia più esperte