Sanremo

Zona La Vesca, progetto da 5 milioni contro le frane

Primo step a settembre grazie al finanziamento da 1 milione e 200mila euro per la realizzazione di trincee drenanti nel tratto a mare con vantaggi per tutto il versante

Zona La Vesca, progetto da 5 milioni contro le frane
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Il problema delle frane cui è soggetta La Vesca si è intensificato a causa del movimento del versante verso il mare, ma già alla fine dell’800 ha creato danni ingenti, tra cui la perdita in mare di un convento: “Per anni si è agito contenendo il fenomeno franoso, senza trovare una soluzione che impedisse il ripetersi dei dissesti – afferma la Consigliere Regionale Cerri – Nel 2010 si verificò una rottura della condotta dell’acquedotto del Roja che produsse danni anche alla pista ciclabile e diede nuovo impulso al fenomeno che da allora si ripete ogni qualvolta le precipitazioni siano intense”.

Gli interventi prevedono il consolidamento del versante tramite opere di sostegno e sistemazione superficiale, per dare ai versanti profili finali stabilità, di regolazione con lavori di arginatura e scolmatura della portata delle acque superficiali e di riduzione dei processi erosivi. Il tutto, senza dimenticare l’aspetto ambientalistico e naturalistici per cui si prevede l’agevolazione di una nuova copertura vegetale con l’eventuale l’ausilio di idrosemina e drenaggio con lo scopo di allontanare e raccogliere le acque superficiali sotterranee.

“Un’ottima notizia anche per gli appassionati di ciclismo che ben conoscono la Discesa del Poggio protagonista della Milano Sanremo” conclude Chiara Cerri

 

 

Dettagli. I 3 step del progetto

1) messa in sicurezza del versante compreso tra la pista ciclopedonale e il mare con la realizzazione della scogliera a mare, con riprofilatura del versante e implementazione del sistema di monitoraggio dell’area

2) intervento di messa in sicurezza del muro Via Duca d’Aosta, a carico del Comune di Sanremo

3) lavori da eseguire nell’area compresa tra la Strada SS1 Aurelia e la pista ciclopedonale, intervento a carico di ANAS.

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