A Imperia il questore che sgominò la banda della Magliana

A Imperia il questore che sgominò la banda della Magliana
Nuovo questore
Tutela delle fasce deboli: giovani, donne e anziani e pugno duro contro la vendita di alcol ai minori: sono i punti principali in cui si svilupperà l'attività del nuovo questore di Imperia, Piero Milone, che nella prima metà degli anni Novanta del secolo scorso, quand'era ancora commissario capo ha contribuito a sgominare l'allora Banda della Magliana, con l'arresto del boss Maurizio Abatino e la successiva operazione "Colosseo".
"La tutela delle fasce deboli è una delle mie priorità - ha affermato, stamani, durante la sua presentazione -. In queste includo i ragazzi, le donne che subiscono violenze e le persone anziane che troppo spesso vengono raggirate e sono vittime di truffe".
'Ndrangheta
Per quanto riguarda la criminalità organizzata e, in particolare, la 'ndrangheta, per la quale in passato in provincia di Imperia è scattata l'operazione "La Svolta", Milone ha affermato: "Ci sono territori in cui si convive con la criminalità e altri in cui si combatte, dove sono io la criminalità si combatte".
Ed ha aggiunto: "Ho dedicato gran parte della mia vita a perseguire una associazione di tipo criminale di stampo mafioso ormai nota in tutta Italia (la banda della Magliana, ndr), ovviamente devo ancora calarmi nella realtà di Imperia e capire se qui è possibile che ci siano infiltrazioni, se non ci sono, se è un territorio libero. Tutto questo verrà fatto e seguito attentamente. Ma se per caso dovessero essere riscontrate associazioni di tipo mafioso è chiaro che si farà tutto il possibile e si metteranno in campo tutte le forze per poterlo contrastare".
Coronavirus
Sull'emergenza coronavirus: "Non ho ancora notizie, perché mi sono insediato due ore fa e sono impegnato ancora in tutte le visite istituzionali che dovrò fare sul territorio. Ci metteremo a disposizione e porteremo avanti qualunque intervento fosse richiesto. A breve dovremo avere un incontro in Prefettura".
Come affronterà? Controllo capillare del territorio, con controlli su tutti gli esercizi pubblici che troppo spesso e con troppa leggerezza forniscono sostanze alcoliche ai ragazzi minorenni. Questo lo considero un obiettivo primario perché la prevenzione è l'arma migliore che possiamo mettere in campo per evitare di arrivare ad eccessi come successo purtroppo in tante parti d'Italia.
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