Arriva a Sanremo il primo progetto in Italia con i defibrillatori automatici
La presentazione ufficiale oggi a Casa Sanremo, alla vigilia del Festival. "Siamo di fronte a un’innovazione importante che diventa un punto di partenza, un riferimento, in tutta l’Italia" racconta la presidente di Progetto Vita Sanremo

Alla vigilia del Festival, Progetto Vita presenta la nuova idea nel campo della cardioprotezione pubblica.
Arriva a Sanremo il primo progetto in Italia con i defibrillatori automatici
In Italia, è attivo il primo progetto di defibrillazione precoce pubblica (PAD) con i defibrillatori completamente automatici. A Casa Sanremo il progetto è stato ufficialmente presentato alla vigilia del Festival della canzone italiana. Dietro la regia di questa idea innovativa c’è Progetto Vita Sanremo, onlus che da sempre si occupa della cardio-protezione della comunità sanremese.
"Siamo di fronte a un’innovazione importante che diventa un punto di partenza, un riferimento, in tutta l’Italia" racconta la cardiologa Daniela Aschieri, presidente di Progetto Vita e direttore scientifico di Progetto Vita Sanremo. "Per la prima volta, in un PAD vengono usati i defibrillatori completamente automatici. Negli Stati Uniti e in molti Paesi europei questo strumento salvavita era già stato sdoganato. Da oggi, anche in Italia”.
La differenza tra il defibrillatore automatico e il semi-automatico è tanto semplice quanto sostanziale: il tasto di scarica che rilascia lo shock elettrico per cercare di riportare il cuore al battito quando è in arresto. Con il defibrillatore automatico, chi interviene deve solo applicare le piastre dello strumento salvavita sul torace della persona a terra. Dopo, è il defibrillatore stesso che decide se rilasciare la scarica o meno, in base ai parametri vitali della persona colpita dal malore.
Al contrario, con il defibrillatore semi-automatico è l’operatore che deve schiacciare il tasto di scarica per erogare lo shock salvavita.
In diversi casi d’emergenza, si è visto che proprio questo aspetto può allungare i tempi d’intervento. L’operatore laico (che non fa il soccorritore o il rianimatore per mestiere) può infatti essere intimorito e tardare nel premere il tasto di scarica.
"Il progetto di cardioprotezione con i defibrillatori automatici (DAE) a Sanremo è il primo passo verso il futuro" aggiunge Aschieri. "Per iniziare, d’accordo con il Comune, metteremo un DAE esternamente a Casa Sanremo, luogo di passaggio di cantanti e vip nonché punto di riferimento della kermesse. Altri quattro andranno sulle pattuglie delle forze dell’ordine.
Questi cinque DAE completamente automatici andranno a potenziare la rete di Progetto Vita Sanremo che conta altri 12 defibrillatori semiautomatici. Se siamo arrivati a questo punto, è necessario ringraziare anche il Comune di Sanremo e il 118 locale per il loro sostegno".



