LA PRESA dI POSIZIONE DELLA CHIESA

L'attacco del vescovo al Festival di Sanremo: "Volgarità dal servizio pubblico in tempo di Quaresima"

"Ricorrenti occasioni di mancanza di rispetto, di derisione e di manifestazioni blasfeme nei confronti della fede cristiana, della Chiesa cattolica"

L'attacco del vescovo al Festival di Sanremo: "Volgarità dal servizio pubblico in tempo di Quaresima"
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Il Festival: "Blasfemo, volgare e offensivo della fede cristiana"

"Il mio intervento, a questo punto doveroso, è per confortare la fede 'dei piccoli', per dare voce a tutte le persone credenti e non credenti offese da simili insulsaggini e volgarità, per sostenere il coraggio di chi con dignità non si accoda alla deriva dilagante, per esortare al dovere di giusta riparazione per le offese rivolte a Nostro Signore, alla Beata Vergine Maria e ai santi, ripetutamente perpetrate mediante un servizio pubblico e nel sacro tempo di Quaresima".

Così il vescovo della diocesi di Ventimiglia e Sanremo, Antonio Suetta, commenta la trascorsa edizione del Festival di Sanremo. Suetta precisa di essere intervenuto: "A seguito di tante segnalazioni di giusto sdegno e di proteste riguardo alle ricorrenti occasioni di mancanza di rispetto, di derisione e di manifestazioni blasfeme nei confronti della fede cristiana, della Chiesa cattolica e dei credenti, esibite in forme volgari e offensive".

Nel sottolineare il dovere "di condividere pubblicamente una parola di riprovazione e di dispiacere per quanto accaduto", il vescovo conclude: "Quanto al premio Città di Sanremo, attribuito a un personaggio, che porta nel nome un duplice prezioso riferimento alla devozione mariana della sua terra d’origine, trovo che non rappresenti gran parte di cittadinanza legata alla fede e dico semplicemente 'non in mio nome'".

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