"Cala la mortalità nelle RSA" Ecco i dati del responsabile ALISA
Il responsabile Ernesto Palummeri fa il punto sulla situazione. In allegato le slide
Nella conferenza stampa di aggiornamento di ieri, sulla situazione Coronavirus in Liguria, si è parlato anche della questione RSA.
"Monitoriamo da aprile"
"Siamo una delle pochissime regioni che ha avviato un monitoraggio stretto nelle RSA - ha detto Ernesto Palummeri, responsabile Alisa dell'emergenza Covid nelle RSA." Il due aprile è cominciato il primo monitoraggio, oggi siamo al numero 45, quindi disponiamo di informazioni molto dettagliate. Dal 1 dicembre la compilazione dei questionari per il monitoraggio è totalmente informatizzata attraverso Poliss grazie alla collaborazione di Liguria Digitale. Le azioni, la programmazione in base alle informazioni che arrivavano dai monitoraggi hanno prodotto esiti molto rilevanti nel controllo della situazione nelle RSA. A marzo è iniziata la fornitura di DPI, il 1 aprile abbiamo cominciato i monitoraggi con cadenza prima bisettimanale e poi settimanale, sempre in aprile siamo stati impegnati in un'indagine sierologica su tutti gli operatori e gli ospiti delle strutture; poi è cominciata la lenta riapertura con creazione di aree buffer per evitare l'arrivo di ospiti contagiosi, nonostante la condizione per l'accesso sia il tampone negativo, che comunque non dà certezza assoluta. Un solo positivo in RSA è molto pericoloso: il contagio si propaga molto più velocemente rispetto a quanto avviene in altre situazioni. La Liguria è stata la prima regione a fare l'antigenico agli operatori che tornavano dalle ferie, visto che le notizie che provenivano in estate sui comportamenti sociali non erano rassicuranti. A settembre abbiamo cominciato a eseguire tamponi a tappeto a tutti gli operatori ogni 14 giorni e questo ha contribuito a limitare molto le conseguenze negative"
I dati sui decessi
In sintesi, dal 20 febbraio a metà luglio nelle RSA i decessi sono stati 730; da metà luglio al 2 dicembre sono stati 282, con un calo anche dei decessi complessivi, ma se guardiamo la percentuale dei decessi da covid sul totale dei decessi siamo passati dal 32% a sotto il 20%. Interessante anche il dato sulla percentuale di mortalità nelle RSA rispetto ai decessi totali: erano quasi 50% del totale nella prima fase, dato analogo a quello registrato nelle altre regioni italiane e anche in tutti i paesi europei; oggi, al termine della seconda fase, siamo al 31,6%. "Le cause sono molteplici, - spiega il responsabile - ma certamente le misure di prevenzione che abbiamo adottato nelle RSA hanno funzionato. Anche un solo decesso non è una bella notizia, ma un'analisi complessiva ci conforta sulla bontà di alcune decisioni che abbiamo preso. Una circolare di qualche giorno fa del Ministero della salute raccomanda di fare test rapidi anche ai visitatori: una misura che noi abbiamo già preso da tempo".
Qui le slides 2021204_slide_palummeri
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