Canone mercatale a Bordighera: ambulanti vincono la guerra con il Comune
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso proposto dal sindaco di Bordighera, Vittorio Ingenito, contro contro gli ambulanti

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso proposto dal sindaco di Bordighera, Vittorio Ingenito, contro contro gli ambulanti Roberto Benassi, Giuseppe Piccolo, Fabrizio Sorgi, Giovanni Arangio Febbo, Confesercenti Provincia Imperia, Dennis Benjamin Esposito, per la riforma della sentenza del Tar Liguria riguardante la vicenda, a dir il vero molto complessa, del canone mercatale applicato agli ambulanti del locale mercato del giovedì. I fatti.
In primo grado ambulanti e Confesercenti avevano impugnato la delibera
di Giunta di Bordighera (la numero 221/2023) su “tariffe anno 2024 del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone di concessione per l'occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate”.
In particolare, si erano schierati contro la tariffa del canone unico
per il mercato del giovedì (canone mercatale), nella parte in cui applicava la tariffa finale giornaliera stabilita per i Comuni da oltre 10mila e fino a 30mila abitanti: (0,70) frazionata per 8 ore (0,70 :24 x 8 = 0,233), Oltre all'aumento del 25% (0,233 x 25% = 0.292). Nello specifico avevano contestato l’ulteriore “coefficiente moltiplicatore” pari a 2,025 (0,233 x 2,025 = 0,657) non previsto dall’articolo 1 della legge 160/2019 (dal comma 837 al comma 843), istitutiva del canone unico per l'occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile.
I ricorrenti deducono tre motivi del ricorso
che vengono accolti dal giudice di primo grado, ritenendo illegittima l’applicazione del coefficiente moltiplicatore. Il Comune, però, non contento, ricorre contro il primo grado, lamentando un !errorw di approccio” del Tar.
Fabrizio Tenerelli