Carceri: la Uil Penitenziari dice "No" alla riapertura di Sanremo per i nuovi arrestati
"Una scelta scellerata e chi l’ha fatta dimostra di capire poco la situazione delle carceri liguri, già in ginocchio per il sovraffollamento e la pandemia"

Carceri
"Abbiamo appreso che il Provveditorato Regionale ha inviato una circolare che specifica alle forze di polizia dove condurre gli arrestati, nel territorio da Ventimiglia a Savona. La circolare specifica che gli arrestati da Cervo ad Arma di Taggia saranno condotti a Imperia; da Arma a Ventimiglia andranno a Sanremo e da Andora verso Genova saranno condotti a Marassi".
A dichiararlo è Fabio Pagani, segretario regionale Uil Penitenziari della Liguria, che commenta così: "una scelta scellerata e chi l’ha fatta dimostra di capire poco la situazione delle carceri liguri, già in ginocchio per il sovraffollamento e la pandemia da Coronavirus". Il sindacalista precisa che Sanremo è una casa di reclusione e ad oggi vanta una presenza di 251 detenuti, su una capienza di 219, con un tasso di sovraffollamento del 110 per cento, non risultano posti per nuovi giunti e, al momento, le tre celle da due posti sono occupate addirittura da sette detenuti e vige ancora per pandemia 'coronavirus' la domiciliazione fiduciaria di quattordici giorni per tutti gli arrestati".
E poi. "Il carcere di Imperia, invece, una casa circondariale che vive un momento storico crtitico vanta una presenza di 93 detenuti, su una capienza di 61 detenuti e un sovraffollamento del 140 per cento. Su Marassi che dovrà ricevere gli arrestati da Andora, si rischia di far deflagrare il sistema: 700 detenuti presenti su una capienza di 530 con un sovraffollamento del 130 per cento non è possibile".
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