Comitato provinciale sicurezza: altri sgomberi a Ventimiglia
Oggi la riunione in prefettura con i vertici delle forze dell'ordine, il prefetto e il sindaco Di Muro.

Si è tenuto questa mattina, in Prefettura, il Comitato provinciale per Ordine e Sicurezza Pubblica, incentrato sulla questione migranti nella Città di Confine.
Comitato provinciale sicurezza: altri sgomberi a Ventimiglia
Hanno partecipato il prefetto della provincia di Imperia Valerio Massimo Romeo, i vertici delle Forze dell'Ordine e il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro.
Nel corso degli anni, l'emergenza umanitaria derivata dell'afflusso di migranti nella Città, nel tentativo di varcare il Confine con la Francia, si è ridimensionato. Da 400 a 40 i richiedenti asilo in giro per Ventimiglia.
Il Comitato ha deciso per ulteriori sgomberi degli accampamenti allestiti sul greto del Roja. Nel corso della riunione si è anche sottolineato come la Città di Confine disponga di centri atti all'accoglienza. Il non presentarsi comporterebbe la perdita di alcuni privilegi. Nel piano rientra anche l'installazione di 150 telecamere di videosorveglianza.
«Chi afferma che la situazione sia uguale a due anni fa mente sapendo di mentire- così il sindaco Di Muro-. Chi afferma che sia peggiore mente sapendo di mentire. Mi era stato sconsigliato di candidarmi a sindaco proprio perché si riteneva questa problematica irrisolvibile. Sarebbe potuta diventare un problema politico per me. Abbiamo attivato dei provvedimenti, famosi per ceri versi. Ma le mamme ora possono portare i bambini al parco, i cittadini possono andare al Teatro Comunale in sicurezza, la situazione si è normalizzata nel cimitero e non si teme più di passare in via Tenda, dove venivano persino accesi fuochi di bivacco con il rischio di evacuare i residenti».
«Quando sento dire che non c'è accoglienza rimango un po' perplesso- ha detto il Prefetto Romeo-. Prima di fare gli sgomberi, noi controlliamo quanti posti disponibili ci siano nei Cas del territorio. Recentemente, ne avevamo 30. Il fatto è che i migranti li rifiutano. I soggetti pericolosi e armati sono stati espulsi, ma i richiedenti asilo, devono rivolgersi ai Cas. Per una serie di ragioni: la numero uno, così la commissione profughi di Genova sa dove rintracciarli quando vengono convocati. Non è possibile neanche varcare il Confine, perché la Francia, se hanno una domanda attiva in Italia, li rimandano indietro. Noi facciamo e abbiamo fatto tutto il possibile».