Consiglio comunale al vetriolo a tema Sclavi: opposizione presenta esposto per abuso edilizio
Lo stadio abbandonato protagonista di un acceso dibattito. In ballo, 300mila euro per la messa a norma
Un esposto per abuso edilizio e un consiglio comunale a Taggia al fulmicotone. L'opposizione si è confrontata oggi con la maggioranza su un tema caldo: la presunta mancata stipula della convenzione urbanistica con la CMG srl per un intervento del piano casa, diretto dal sindaco Mario Conio. Come extra onere, la società avrebbe dovuto o mettere a norma lo stadio Ezio Sclavi o versare 300mila euro al comune.
Opposizione presenta esposto per abuso edilizio
Per l'opposizione, delibere alla mano che la prevedevano, non c'è traccia della convenzione urbanistica. Un accesso agli atti ha rivelato che il Comune ha regolarmente incassato (a rate) i 300mila euro.
«A che titolo?- ha chiesto in Consiglio il capogruppo di Progettiamo il Futuro GabrieleCascino- Sono oneri urbanistici o compensazioni per non aver messo a norma il campo? Ce lo chiediamo perché non c'è la convenzione urbanistica e per questo abbiamo presentato in procura un esposto per abuso edilizio».
Per il sindaco Conio, architetto e direttore dei lavori dell'opera in questione, la convenzione urbanistica non era necessaria per la tipologia di intervento e respinge al mittente le accuse. I 300mila euro incassati regolarmente (ultima rata in ritardo di due anni) dall'ente. Ancora una volta l'opposizione gioca sul presunto conflitto di interesse del sindaco: la firma del progetto dell'opera è del padre Francesco Conio titolare di quote della CMG , deceduto nel marzo del 2020. Il sindaco aveva annunciato che avrebbe continuato le opere del padre, tra queste anche il cantiere in oggetto per il quale ha assunto la carica di direttore dei lavori, rinunciando però alle quote della società che gli spettavano per eredità (ora alla madre). Nelle delibere di giunta in oggetto, per onore di cronaca, va precisato che il sindaco ha abbandonato la riunione.
«Sindaco, si decida- così Cascino-. O fa l'architetto o fa il primo cittadino». Così l'avvocato Cascino al termine del suo intervento.
«In questo consiglio- ha ribattuto Conio- c'è o poco studio o poca comprensione. O della malafede per la mia persona. Confrontiamoci sui temi e non si attacchi personali perché, venlo garantisco, non ci riuscirete. Ci vediamo in tribunale perché sapete che ho già presentato querela».
L'iter della pratica
La vicenda è complessa: nel 2017, la giunta di Vincenzo Genduso approvava la convenzione che prevedeva come extra onere, per un ampliamento previsto nel piano casa di un immobile vicino, o il restyling dello Sclavi, all'epoca in perfette condizioni e agibile, o il versamento di 300mila euro.
Sempre nel 2017, questa volta con sindaco Conio, l'amministrazione ampliava la convenzione con opere da realizzare inserendo altri lavori utili alla comunità. Nel 2019, su input della CMG, la giunta approvava di recepire i 300mila euro a rate. Per l'opposizione, questa convenzione non è mai stata firmata. Per Conio, non era neanche necessaria.
Lo stadio abbandonato
Il campo Ezio Sclavi, è chiuso e abbandonato dal 2022, quando, secondo l'amministrazione, le sue condizioni sono peggiorate al punto da non consentire lo svolgersi dell'attività sportiva. La prima strada tentata dall'amministrazione Conio è stata un affidamento congiunto tra Taggese e Argentina, naufragata per l'impossibilità di trovare un punto di incontro. Poi il bando che ha visto vincere l'ATI formata da Sanremese e Taggese contro Argentina e Polisportiva dei Fori. Assegnazione finita al Tar e poi al Consiglio di Stato che hanno cassato le istanze degli sconfitti. Ora, tutti in attesa della definizione ufficiale del sodalizio Taggese Sanremese, per il quale una delle società ha chiesto una proroga al 18 febbraio. Secondo l'opposizione, il sindaco avrebbe dovuto mediare con più efficacia tra le società, senza arrivare al bando, o quantomeno utilizzare i 300mila euro della CMC per anticipare di molto la riapertura.