Denunciata la presenza di bocconi avvelenati in piazza San Siro a Sanremo
"Qualcuno da qualche anno ha dichiarato guerra ai cani senza esclusione di colpi, lasciando sul suolo delle polpette avvelenate"
Denunciata la presenza di polpette avvelenate in piazza San Siro
Polpette avvelenate sono state segnalate in zona San Siro a Sanremo. “Qualcuno da qualche anno ha dichiarato guerra ai cani senza esclusione di colpi, lasciando sul suolo delle polpette avvelenate - affermano alcuni abitanti -. I bocconi avvelenati producono l’atroce morte per asfissisa degli animali per cui non esiste un antidoto. Ma come, ma perché? Domande a cui la maggior parte delle persone non sa dare risposta”. Il sospetto è che i cani possano dare fastidio a qualcuno, perché sporcano.
L'intervento di un residente possessore di un cane
“Cosa dice il Buon Senso - affermano alcuni possessori di animali, che denunciano l’accaduto -. Sicuramente è compito di ogni proprietario cercare di lasciare pulito ogni qual volta si porta il cane fuori. Curare la manutenzione delle suddette aree e far sì che queste siano fruibili per qualsiasi altro proprietario di cani voglia accedervi in totale sicurezza per gli stessi”.
E poi. “Cosa dice la Scienza: l'importanza della relazione tra persone e animali non può essere sottovalutata. Gli animali apportano molti benefici ai loro custodi. L'affetto è stato menzionato più spesso citando l'amore incondizionato che gli animali da compagnia danno agli esseri umani, la fiducia senza giudizio, l'impatto della presenza di animali, la connessione e la responsabilità per l'animale domestico come i principali pilastri di questo stato”.
E conclude: “Cosa dice la Legge: “Questa usanza è illecita e penalmente perseguibile ai sensi degli artt. 544-bis, reato di uccisione animali, e 544 –ter, reato di maltrattamento di animali, del codice penale. Inoltre l’art. 146 T.U. delle Leggi Sanitarie, Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265 proibisce e punisce la distribuzione di sostanze velenose e prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e un’ammenda da 51,65 fino a 516,46 euro”.