Il procuratore Gratteri al Casinò contro la droga libera e durissimo con chi fa soldi con i film sulla mafia
Il j'accuse del magistrato: La marijuana di oggi non è più quella di 40 anni fa, quella dei figli dei fiori. E modificata geneticamente. Spero che la legge non passi

Il procuratore antimafia di Catanzaro Nicola Gratteri al Casinò per presentare il suo ultimo libro "L'inganno della mafia. Quando i criminali diventano eroi"
L'inganno della mafia. Quando i criminali diventano eroi
E' arrivato in ritardo ma è andato subito al punto il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri, un baluardo nazionale della lotta alla mafia. Dopo l'introduzione del procuratore aggiunto di Imperia Grazia Pradella (LEGGI QUI) Gratteri sta parlando a pubblico e giovani studenti di Sanremo che affollano il Teatro del Casinò. Parla di mafia, della sua spettacolarizzazione in positivo da parte di chi ne sta facendo opere cinematografiche, e parla soprattutto di droga: contrario alla liberalizzazione delle droga leggere.
"Attenti a quello che produciamo e trasmettiamo in nome del dio denaro. Si dovrebbero inserire figure positive in queste opere cinematografiche. E dico "opere" fra tante virgolette. Per scrivere questo libro mi sono documentato, il 50 % è composto di parti inedite, frutto di ricerca, cosa che non si fa mai. Molti libri si scrivono attingendo da internet da Wikipedia. Ho fatto fare un sondaggio fuori dalle scuole: i nostri giovani si vestono, si tagliano i capelli come i protagonisti mafiosi dei film sulla mafia. Fanno i gesti dei mafiosi che vedono in tv, con la mano che simula la pistola tenuta di traverso, come Savastano.
L'uso di marijuana riduce la corteccia cerebrale
Gratteri argomenta la sua contrarietà assoluta al disegno di legge che giace in Parlamento che vorrebbe regolarizzare la vendita di marijuana in farmacia ai maggiori di 18 anni: "L'uso sistematico di marijuana riduce lo spessore della corteccia cerebrale - sentenzia Gratteri - Questo è scientificamente provato. Chi fa uso di marijuana perde la percezione spazio-tempo e mette a rischio se stesso e gli altri. La marijuana di oggi non è più quella di 40 anni fa, quella dei figli dei fiori. E' modificata geneticamente".
Vogliono fare la legalizzazione della droga per i ricchi
Gratteri - invitato per presentare il suo libro, affiancato sul palco dal procuratore aggiunto di Imperia Grazia Pradella - ha divagato spesso sui temi a lui cari. Il traffico della droga, in particolare: "Io parlo in tutti gli incontri con i ragazzi di droga. Perché mi ritengo un esperto della materia. Io sono contrario alla legalizzazione, non la capisco. Si dice: se noi legalizziamo hashish e marijuana liberiamo le forze dell'ordine da incombenze e indagini che le distraggono da impegni più importanti. Ma se noi legalizziamo le droghe leggere (che per inciso rappresentano solo il 5% del fatturato globale del traffico di droga) comunque chi ha in mano il mercato continuerebbe a trafficare ecstsy, cocaina, eroina, che rappresenta il grosso del mercato. Mi auguro che questo disegno di legge stia fermo in parlamento il più a lungo possibile. Cosa significa dire che: allontaniamo i ragazzi dalla droga, se poi diciamo che è legale acquistarla in farmacia dai 18 anni in su? Molti ragazzi cominciano a fumare a 11-12 anni. Dagli 11 ai 18 anni continuerebbero comunque a comprarla al mercato clandestino, perché è l'unico che gliela venderebbe".



Interessantissima conferenza. Le due ore sono volate. Peccato che alcuni giovani dalla galleria se ne siano andati quando Lei continuava a parlare di droga... Comunque ancora complimenti!