Due condanne per il fallimento dell'Imperia Calcio, 3 anni all'ex amministratore Montali

La vicenda riguarda il fallimento dell'Imperia Calcio, avvenuto, il 29 luglio del 2009. Alla scorsa udienza, il pm Alessandro Bogliolo aveva chiesto 3 anni per Montali e l'assoluzione per Paparella.

Due condanne per il fallimento dell'Imperia Calcio, 3 anni all'ex amministratore Montali
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Il tribunale collegiale di Imperia ha condannato oggi a 3 anni di reclusione, con l'accusa di bancarotta fraudolenta documentale: Gianfranco Montali, ex presidente onorario e amministratore di fatto della "Us Imperia 1923" e a un anno, in concorso, Bruno Paparella, quest'ultimo amministratore al momento del fallimento.

La vicenda riguarda il fallimento dell'Imperia Calcio, avvenuto, il 29 luglio del 2009. Alla scorsa udienza, il pm Alessandro Bogliolo aveva chiesto 3 anni per Montali e l'assoluzione per Paparella.

"Il mio assistito è stato assolto per l'ipotesi di bancarotta patrimoniale - ha affermato l'avvocato Maurizio De Nardo, difensore di Montali - limitandosi a quella documentale, anche se noi non siamo d'accordo. Si tratta, infatti, di una tesi formalistica. Perchè la bancarotta documentale possa definirsi pure fraudolenta, il mio assistito avrebbe dovuto nascondere delle ruberie, che tuttavia non esistono, in quanto ci troviamo di fronte a un commercialista (nel frattempo deceduto, ndr) che non ha effettuato il proprio lavoro".

Secondo la difesa: "La Guardia di Finanza, infatti, ha trovato documenti di bilancio: predisposti e sottoscritti, ma non depositati. Non credo che sia colpa dell'amministratore di fatto della società, nel momento in cui quest'ultimo si affida a un professionista, perchè vengano svolte determinate mansioni".

A Montali il pm aveva contestato una bancarotta patrimoniale: per aver distratto 25 mila euro e una documentale riguardante diverse irregolarità nella gestione contabile della società e il mancato deposito di bilanci e altra documentazione.

Ma in questo caso è stato assolto. Nei confronti di Paparella, il pm aveva invece chiesto l'assoluzione, considerando quest'ultimo una "testa di legno" della Tradeline (il nuovo gestore dell'Imperia) messo a capo della società con l'intento di traghettare quest'ultima al fallimento, senza quindi amministrare come dovuto. Ma il giudice lo ha ugualmente condannato.

E' il 2 gennaio del 2008, quando le quote dell'Imperia Calcio vengono vendute alla società "Tradeline". dopo un periodo di pochi mesi, nel quale si alternano due nuovi amministratori, subentra la figura di Paparella, con il quale viene chiesto il fallimento.

Il passivo contestato è di circa seicentomila euro, ma a parte i diciottomila euro per i quali è stata presentata istanza di fallimento, il resto riguarda una serie di cartelle esattoriali dell'Agenzia delle Entrate. Il Collegio giudicante era composto dai giudici: Donatella Aschero, Caterina Lungaro e Laura Russo - emetterà la sentenza.

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