Giovanni Toti su dpcm

"E' umiliante che nulla di quanto abbiamo proposto sia stato recepito"

Al Governatore Toti non piace il dpcm "Era logico modulare le disposizioni secondo le singole realtà. E' ingiusto"

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"Da Lampedusa a Bolzano tutto uguale per tutti, senza tenere conto delle singole situazioni". A dirlo è il governatore di Regione Liguria, Giovanni Toti, che fa il punto sulla situazione, con una diretta Facebook, sul  Coronavirus a margine del nuovo dpcm che aggiunge alcune restrizioni per fronteggiare l'aumento dei casi che si registra in tutta Italia.

"Avevamo chiesto di modulare in base alle singole realtà"

"Avevamo chiesto al governo di modulare in base alle singole situazioni - spiega il governatore - Era logico tenere conto delle singole realtà territoriali. Ci sono delle piccole località, dove la situazione Coronavirus non è francamente emergenziale, che campano di turismo e di terziario, dove bersi un cocktail o un bicchiere di vino con gli amici, all'aperto, non causa particolare disturbo". Le nuove disposizioni incontrano il favore del governatore, ma in particolari zone della Liguria, come il Centro Storico di Genova, dove la diffusione del virus sembra essere particolarmente violenta "Saremmo intervenuti così  in autonomia. Il Governo - ha aggiunto Toti -anche questa volta ha voluto fare tutto da solo e tutto uguale per tutti, in maniera, a mio avviso, oltre che ingiusta, fondamentalmente inutile".

"Auspichiamo forme di risarcimento"

"Avevamo chiesto di valutare - continua - i singoli casi. Per le feste nei locali, se una struttura ha mille posti, 20 sono effettivamente pochi, mentre in un locale da 30 coperti sono effettivamente quasi la copertura completa. C'è una differenza di cui bisognava tenere conto. Chi intende festeggiare un evento importante è costretto a disdire e ad avvertire tutti gli ospiti. avevamo chiesto che fosse lasciato un po' di tempo per salvaguardare, appunto, le persone a ridosso delle ricorrenze. Ci auguriamo che chi ha versato caparre, per i locali che hanno anticipato dei soldi, ci siano delle forme di risarcimento, come avevamo chiesto per le discoteche senza essere ascoltati.

"Siamo sulla strada sbagliata"

"E' umiliante che il governo chieda consiglio, alle 22:00, ai governatori di Regione, per integrare dal territorio le disposizioni, finire all'una e svegliarsi per scoprire che nulla di nulla, rispetto a quanto avevamo proposto, è stato recepito. Poi parliamo di maggiori poteri alle Regioni, di autonomia e di responsabilità. Secondo me - ha detto - siamo sulla strada sbagliata".

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