"FALSITA', CALUNNIE E DIFFAMAZIONI CONTRO DI NOI" L'ASL PRONTA A FARE CAUSA AL DIPENDENTE CHE HA DOVUTO RIASSUMERE

"FALSITA', CALUNNIE E DIFFAMAZIONI CONTRO DI NOI" L'ASL PRONTA A FARE CAUSA AL DIPENDENTE CHE HA DOVUTO RIASSUMERE
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Nonostante il reintegro in azienda dell'operaio 64enne Roberto Zanin sale lo scontro a colpi di denunce ai carabinieri e ricorsi in tribunale tra il dipendente Roberto Zaniniì licenziato 9 mesi fa e reintegrato dal giudice del lavoro, e l'Asl1 imperiese costretta a riassumerlo.  Il giudice Roberto De Martino oltre al reintegro del lavoratore aveva condannato l'azienda sanitaria al pagamento degli stipendi non corrisposti da settembre a oggi.

Reintegro che nella data prevista non era avvenuto. A questo punto Zanin si era rivolto ai carabinieri di Sanremo, denunciando l’Asl per non aver dato seguito alla sentenza del tribunale. Infine, lunedì scorso il dipendente ha ricevuto una chiamata dall’ufficio personale della Asl1 imperiese affinché si presentasse finalmente al lavoro. Sbrigate le pratiche e le visite mediche di rito ha quindi firmato la sua riassunzione. Al momento è assegnato all’ufficio cartelle cliniche, ma potrà godere di un lungo periodo di ferie accumulato prima del licenziamento.

Ma ora è l’Azienda sanitaria a passare al contrattacco, con una nota inviata al nostro giornale - che si presume condivisa dal direttore generale Marco Prioli - dal titolo “La verità dei fatti - In risposta alla dichiarazioni del Sig. Roberto Zanin”.

«Senza entrare nel merito della sentenza di riammissione in servizio del Sig. Zanin, disposta dal giudice del lavoro, e alla quale l’Azienda sta procedendo all’impugnazione - si legge nella lettera dell’Asl - si intendono contestare le dichiarazioni e notizie del tutto false e infondate riprese nell’intervista e articoli pubblicati.

«Il giorno 19 giugno, al fine di ottemperare al provvedimento giudiziale di reintegro, il Sig. Zanin è stato invitato - con raccomandata - a recarsi immediatamente presso il Medico Competente dell’ASL per essere sottoposto a visita finalizzata a “verificare se le mansioni proposte siano compatibili con lo stato di salute del dipendente”. Non è stato pertanto “sbal - lottato da nessuna parte, ma invitato a visita, in attesa dell’assoluta verifica della idoneità del dipendente quale procedura prevista obbligatoriamente per legge.

«Pertanto, l’ASL, nel disporre la reintegra e nel precisare allo stesso la necessità di riassegnarlo ad altre funzioni con mutamento di profilo (indicando chiaramente sia le funzioni che l’Ufficio a cui lo stesso – in presenza di suo necessario e preventivo assenso – sarebbe stato assegnato) ha comunicato al dipendente, oltre alla necessità della visita del medico competente, anche di considerarsi in ferie d’ufficio, sino alla definizione della pratica relativa al ricollocamento obbligatorio dello stesso, terminata, peraltro, con la sottoscrizione del contratto individuale in data 26/6/2017. Il tutto è ampiamente documentato. Per quanto riguarda la liquidazione delle competenze arretrate, sempre con comunicazione scritta, sono state fornite tutte le informazioni circa le modalità con cui si sarebbe proceduto alla liquidazione di quanto stabilito nell’ordinanza giudiziale, previa acquisizione delle necessarie informazioni per poter quantificare le somme da riconoscersi.

«Questi sono i fatti. Naturalmente l’Azienda si riserva ogni possibile iniziativa a tutale della propria immagine e nelle opportune sedi rispetto a dichiarazioni false, diffamanti e calunniose»

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