Festival, ricorso JE: il Tar decide di "non decidere" (per ora)
Probabile che il presidente attenda il pronunciamento del Consiglio di Stato, atteso entro la fine della prossima settimana

Ulteriore aggiornamento sull'intricata vicenda che vede al centro del palcoscenico l'affidamento del 76° Festival della Canzone Italiana. Oggi la prima udienza al Tar per il ricorso presentato da JE contro la manifestazione di interesse confezionata dal Comune di Sanremo.
Festival, ricorso JE: il Tar temporeggia
I discografici capitanati da Sergio Cerruti avevano chiesto di sospendere il giudizio nel merito in attesa di un altro grande pronunciamento - atteso entro la prossima settimana - quello del Consiglio di Stato sulla leicità dell'affidamento diretto a Viale Mazzini. Secondo JE, la manifestazione di interesse sarebbe stata confezionata su misura per la Rai. Il comune di Sanremo ribatte che l'operatore non ha partecipato alla procedura e neanche ha i requisiti per farlo, rendendo di fatto superfluo il ricorso.
Ma che cosa ha deciso il Tribunale Amministrativo? In sostanza, ha deciso di non decidere, almeno per ora. Il presidente si è riservato. Il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, avvocato, ipotizza che probabilmente attenderà il pronunciamento del CDS, anche se gli avvocati di Palazzo Bellevue hanno riferito che il Tar sembrerebbe incline a non accoglierea richiesta di sospensiva di JE.
E ora veniamo al nodo gordiano più complesso da sciogliere. Il Consiglio di Stato dovrà decidere se JE, ricorrente originario nella procedura che ha portato alla storica sentenza del Tar che ha obbligato il Comune alla manifestazione di interesse, sia mai stato un interlocutore alternativo alla Rai. Nel caso in cui il CDS ritenesse che JE non abbia le carte in regola per organizzare la kermesse, il Tar potrebbe aggiungere ben poco nell'altro ricorso. Ma la partita è più complessa. L'organo potrebbe tuttavia continuare a ritenere illegittima la procedura utilizzata per le precedenti convenzioni Rai-Sanremo e dunque Palazzo Bellevue procederebbe alla fase negoziale della manifestazione di interesse con la Rai. Se invece venisse accolto il ricorso di Rai e Comune, il sindaco Mager si riserva a sua volta di valutare come procedere. Tra le opzioni ritorna l'affidamento diretto, senza gara, a Viale Mazzini.
Nel frattempo non resta che attendere il pronunciamento del Consiglio di Stato che potrebbe arrivare, spiega il sindaco, in qualsiasi momento.