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Omicidio
Finisce in tragedia lite a Ventimiglia. Morto un uomo di 30 anni
L'altro uomo è stato trasportato in codice giallo al pronto soccorso di Sanremo
E' finita in tragedia una lita in piazza della stazione a Ventimiglia. Un giovane uomo, poco più che trentenne, di origine nigeriana è morto, ucciso da un suo connazionale con un coccio di vetro. L'aggressore è rimasto a sua volta gravemente ferito ed è già stato fermato dalla polizia, che lo piantona in stato di arresto al Santa Corona di Pietra ligure, dove è stato portato per l'aggravarsi delle sue condizioni dopo un primo ricovero al Saint Charles di Bordighera.
Morto un uomo per le ferite causate da un coccio di vetro al collo
L'episodio è avvenuto in piazza della Stazione a Ventimiglia, vicino al bar Anthony, dove i due uomini - che si conoscevano bene e da tempo - si trovavano prima che iniziassero a litigare e ad affrontarsi brandendo colli di bottiglie mandati in frantumi. Sembra che entrambi fossero in stato di ebbrezza da alcol. Al culmine della lite uno dei due avrebbe preso una bottiglia di vetro, l'avrebbe rotta per brandirne i cocci contro l'altro, che avrebbe fatto altrettanto. Il ragazzo che ha avuto la peggio è morto per via di un taglio al collo che gli ha reciso le vene.
Accertamenti in corso da parte della Polizia per ricostruire i fatti. Sul posto anche il sindaco Flavio Di Muro. A seguire il suo partito, la Lega, ha diffuso un comunicato con il quale si richiede la realizzazione di un Cpr.
“Superato ogni limite, servono al più presto le strutture chieste dal sindaco”
"L’omicidio di un immigrato, sgozzato in pieno centro, occorso ieri sera in stazione era solo questione di tempo, una tragedia annunciata - si legge in una nota della sezione provinciale della Lega - Molto è stato fatto, nei limiti delle competenze di un’amministrazione comunale, ma molto altro c’è da fare: come Lega sosteniamo senza se e senza ma la necessità, più volte sollevata dal Sindaco Di Muro, di aprire al più presto un Centro di permanenza per i rimpatri per rinchiudere i delinquenti, i violenti e i criminali in attesa di espulsione dal territorio nazionale. Questa gente, di cui non conosciamo neanche l’identità, non può più girare indisturbata. Al tempo stesso serve una struttura di sollievo che, chiudendo i cancelli la sera, non permetta più ai migranti di accamparsi, bivaccare o commettere atti delinquenziali. Abbiamo sopportato anche troppo, è ora di dire basta!"
