Fiorello arriva al Piatti Tennis di Bordighera ed è subito show. Foto e Video
Dopo aver scambiato due palleggi sul palco dell'Ariston con l'amico e numero uno del mondo Novak Djokovic ieri sera, Fiorello ha deciso di allenarsi oggi con il campione in erba Jannik Sinner

Tennis
"Avevo otto, nove anni, e vedevo il figlio del dentista col maglione a trecce, tutto figo. E pensavo: dove va questo? Lo seguo e vedo scritto circolo tennis Augusta".
Così lo show man Fiorello, protagonista assieme ad Amadeus del settantesimo Festival di Sanremo, oggi, al Piatti Tennesi Center, di Bordighera, dove è venuto ad allenarsi e a palleggiare un po' col tennista Jannick Sinner (numero 75 del ranking mondiale), ha iniziato a raccontare come è nata la propria passione per il tennis. Mi resi conto che il campo da tennis era rosso - prosegue - perché a quei tempi la tv era in bianco e nero e davano soltanto la finale di Coppa Davis, quando giocava l'Italia". E prosegue: "Quando mai vidi un campo da tennis e non sapevo neppure di quale colore fosse. Quando ho visto la terra, mi son detto è bellissimo, voglio fare questo".
E fu così che Fiorello, dopo essersi informato sui costi di iscrizione, racchette, pantaloni we via dicendo, andò da suo padre: "Stipendiato, con quattro figli e casa in affitto e gli dico: 'voglio giocare a tennis, mi serve questo'. Lui mi guarda e mi dice: 'devi prendere una decisione però: vuoi mangiare o giocare a tennis?'.
Poi mi aggiunse: 'Te lo dico io, come si fa: mangia e gioca a pallone'". Fiorello ai campi da tennis verso le 9.30. "Alle 3 ero ancora in piedi a fare delle cose, fino alle 4-4.30 - ha detto, prima che gli offrissero un caffè -. Alle 7 mi sono svegliato ed ho dormito due ore". Malgrado le poche ore di sonno è un Fiorello molto dinamico e cordiale. "C'è plastichismo, qui?", dice scherzando rivolgendosi allo staff del tennis club ai giornalisti, quando apre una bottiglietta di acqua minerale. E poi, quando entrano i carabinieri: "Oh i carabinieri ragazzi, devo andare".
Su Fognini e Lukaku
"Ci devi nascere, ce l'hanno dentro. Jannik, Nole, oppure parliamo di Fognini, a me piace sempre parlare di Fognini. L'ho citato anche ieri sera, perché Fognini per me è un talento straordinario. L'ha detto anche Nole". Prima di congedarsi dal Piatti Tennis Center, dopo un paio d'ore di allenamento, Fiorello spende parole di apprezzamento sia per Jannick Sinner, che per Nole (il tennista Novak doković, ospite ieri sera del Festival di Sanremo) e Fognini.
"Nole è un vincente per natura. E' un po' come Sinner - dice - non so se lo avete visto adesso. Cioè giocava con me, ma andava su tutte le palle, non gliene fregava niente. Ma stai giocando con una pippa, con Fiorello. Ma che me frega, intanto io la prendo e la butto di là. Sono persone così, nate per fare questo".
Tornando a Fognini avverte: "Ha dei colpi, che solo lui riesce a fare. Lui riesce a fare il rovescio senza piegarsi sulle gambe. Da una posizione impossibile solo con le braccia riesce a fare una cosa, che lascia fermi gli avversari". E parlando di calcio: "Quest'anno sono felicissimo per l'Inter. Devo fare un mea culpa, perché quando presero Romelu Lukaku io ero uno di quelli che storsero il naso. Quindi mi devo ricredere. Mi ricredo su Lukaku, sta facendo una roba incredibile".
Sulla comparsa di Novak Djokovic
"E' stata una cosa improvvisa. Nole mi ha chiamato, stava a Montecarlo e mi ha detto: 'Ma possiamo venire al Festival?'. No, sai non c'è posto (ridendo, ndr)...". Così Fiorello, a margine del proprio allenamento a tennis, a Bordighera, racconta dell'improvvisata di Novak Diokovic, ieri sera, al Festival di Sanremo. Poi, guardando i ragazzini che giocano a tennis nei vicini campi sportivi: "Ecco, mi sarebbe partito un legamento con sta frenata. Ma chi sono loro?". Poi aggiunge: "Io fatica zero. Il mio tennis è questo: se la palla è qui, ok. Se la palla è lì è fuori, perché devo andare a prenderla".

































