Furti del verde arrivano in Prefettura. Tizzano: "Controlli specifici e a campione nelle campagne come deterrente"

Gli esponenti hanno evidenziato non solo il mancato ricavo derivante dalla sottrazione dei beni rubati, ma gli ingenti danni al ciclo produttivo delle coltivazioni dovuto all’asportazione, frettolosa e non professionale, del verde

Furti del verde arrivano in Prefettura. Tizzano: "Controlli specifici e a campione nelle campagne come deterrente"
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Nella mattinata di oggi 13 novembre  si è svolto, su richiesta dei vertici provinciali della Confederazione Italiana Agricoltori, un incontro degli stessi con il Prefetto di Imperia, al fine di esaminare la problematica relativa ai recenti furti di fronde verdi e fiorite in danno di alcune aziende agricole della provincia.

In particolare, gli esponenti hanno evidenziato non solo il mancato ricavo derivante dalla sottrazione dei beni rubati, ma gli ingenti danni al ciclo produttivo delle coltivazioni dovuto all’asportazione, frettolosa e non professionale, del verde in questione. Al riguardo, i rappresentanti del sodalizio hanno chiesto al Prefetto non solo interventi volti a prevenire e a contrastare reati di tal fatta, ma anche di farsi interprete, presso i competenti organi ed uffici centrali, dell’opportunità di modifiche legislative dirette all’inasprimento delle sanzioni per gli illeciti penali accertati, proprio in ragione della compromissione della produzione agricola – produzione che in questo territorio conta circa 2500 aziende del settore.

Il Prefetto, nell’assicurare che la problematica sarà posta all’attenzione della prossima Riunione Tecnica di Coordinamento delle Forze dell’Ordine, ha tenuto a precisare che, nel richiamare la generale attività di controllo del territorio, tenuto conto della diversa localizzazione e della parcellizzazione dei fondi coltivati, valuterà, soprattutto, la possibilità di attivare specifici servizi, con controlli a campione - anche con funzione di deterrente - nei confronti dei centri dove i coltivatori portano la merce per lo smistamento e la commercializzazione della stessa, attesa la necessaria tracciabilità della filiera dal produttore all’acquirente al minuto. Ciò, non soltanto nell’ottica di tutelare i diritti di una componente significativa dell’economia locale – che nel campo florovivaistico vanta una grande tradizione – ma anche al fine di prevenire eventuali problematiche di ordine pubblico, che potrebbero essere alimentate dall’esasperazione di taluni produttori agricoli del territorio.

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