Grande festa per le donne della residenza Franchiolo
E' cominciata con qualche giorno di anticipo, la festa della donna, alla residenza B. Franchiolo: stanze, corridoi e saloni sono stati trasformati in un vero e proprio set fotografico

E' cominciata con qualche giorno di anticipo, la festa della donna, alla residenza B. Franchiolo: stanze, corridoi e saloni sono stati trasformati in un vero e proprio set fotografico che vedono, contornata da un bel mazzo di profumata mimosa, ogni singola ospite, davanti all’obiettivo, in compagnia del direttore Stefano Faraldi, nell’intento di rendere ciascuna di esse protagonista di questa fantastica storia che è l’essere donna.
Festa della Donna alla Residenza Franchiolo
Al di là di ogni nostra aspettativa, le ore dedicate agli scatti fotografici, sono state ore di infinita tenerezza: stupore e gioia di essere scelte, di poter posare vicino alla persona che tutti i giorni vedono organizzare la loro casa, a cui non hanno risparmiato dolci sguardi e complimenti, ma anche delicatezza ed emozione del direttore, che è riuscito a rendere unico ogni incontro; il tutto a testimonianza di quanto sia grande il potenziale affettivo, relazionale ed emotivo in una struttura per anziani, che se pur, sembrerebbe, assopito, con piccoli gesti si ridesta prorompente.
Le foto, arricchite da una breve poesia, sono state poi donate a ciascun ospite durante la festa, che si è tenuta nel pomeriggio di venerdi 8 marzo, allietata dal nostro amico il tenore Renato Giordano, che, generosamente, con la sua voce rallegra i nostri appuntamenti.
Durante la festa, il direttore Stefano Faraldi, ha voluto sottolineare quanto sia importante il ruolo della donna nella famiglia e nella società, un ruolo che richiede impegno, sacrificio e volontà, di cui le nostre nonne e le loro storie sono testimonianza viva.
Grazie alla presenza della piccola Zoele, e della ormai centenaria Ada, il direttore si è potuto anche soffermare su quanti sono stati i cambiamenti culturali e sociali avvenuti nell’ultimo ottantennio, cambiamenti che hanno permesso alle donne di essere più emancipate e libere, lasciando immutata la vera essenza e natura della donna che come scrive William Shakespeare: "uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore, ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata".
Questa è la breve poesia che ha accompagnato le foto ed è l’augurio che la direzione e lo staff della residenza B. Franchiolo estendono a tutte le amiche.







































