Gli auguri di buona Pasqua di Lui'Cerin
"A causa degli sfortunati eventi oggi mi trovo ricoverato nella RP Le Palme ad Arma di Taggia, una delle pochissime strutture che non sono state toccate dalla malattia conosciuta come Covid-19"
La Pasqua è anche un momento da condividere in famiglia ma a causa delle restrizioni anti covid molte sono le persone che la passeranno da soli. Oggi un nostro lettore, Costanzo Oliva conosciuto come Lui' Cerin ci manda i suoi auguri di Pasqua e racconta di come ha impiegato il tempo in lockdown dipingendo.
Gli auguri di Lui'Cerin
"A causa degli sfortunati eventi oggi mi trovo ricoverato nella RP Le Palme ad arma di Taggia, una delle pochissime strutture che non sono state toccate dalla malattia conosciuta come Covid-19.
Mi piace fare ricerche di ogni tipo infatti leggo tanto e mi piace condividere le cose imparate.
Mi piace l’arte e, visto il periodo di restrizioni, mi sono messo a dipingere. Ed il quadro con il quale vorrei augurarvi Buona Pasqua forse descrive i sentimenti di tutti Noi.
Partiamo proprio dalle Palme, il posto in cui vivo: le palme detengono un ruolo importante nei riti religiosi sia Ebrei sia Cristiani. In primavera infatti Cristo risorge, come nuovo Sole Invcitus atteso da millenni. I nostri cugini ebrei, invece, per la festa delle “Capanne” si radunano presso il Muro del Pianto, parlano con i visitatori in attesa del Messia.
A Sanremo le palme venivano raccolte per Pasqua in mazzi da 60. C’è anche il detto in dialetto "Auta o bassa d’avrìa a cara a pasqua".
Il mio quadro è rosso come il sangue dell’agnello sacrificato (e si potrebbe quasi aggiungere come la nostra provincia in questi giorni), ma in centro di tutto questo c’è il Signore Nostro Pastore che ci guida.
Colgo quindi l’occasione per ringraziare Don Piero, ex parrocco del Borgo, per l’aiuto che mi presta ancora in questi giorni. Ringrazio il personale della casa di riposo Le Palme e saluto gli amici e conoscenti di Borgo Tinasso.
Buona Pasqua, a va za ben cusci".